SUPERCOPPA CONTRO IL PSG: "Ricordo che mi sembrava di volare: era un periodo in cui mi veniva tutto facile e quella era una Juve straordinaria, che forse allora non era percepita come è stata davvero, cioè dominante in Europa".
SCONFITTA CONTRO IL PSG - "Non sarebbe un dramma. Però una prestazione negativa sarebbe una brutta botta, perché la Juve arriva da prestazioni poco brillanti. E questo può incidere, alla luce delle aspettative".
JUVE - "È una squadra forte, molto forte. Lo sarebbe di più con Chiesa e Pogba e non appena sarà inserito Paredes. Ma ancora quella Juve non l’abbiamo vista. A livello europeo la squadra non è in pole position e forse neppure in seconda fila, ma le ambizioni sono giustificate e quasi obbligatorie con un gruppo così".
I GIOCATORI NON SI DIVERTONO - "Faccio un passo indietro. La Juve è in difficoltà da questo punto di vista e non da oggi. Lo è stata con Sarri, pur vincendo lo scudetto, lo era con Pirlo e lo è con Allegri. Non posso pensare che i giocatori risentano della situazione, i giocatori sono protagonisti, la possono e la devono cambiare. Non sono gli unici responsabili, ma non possono aspettare che succeda qualcosa o che arrivi qualcuno a salvarli. Oggi c’è tutto per fare bene, in Italia e anche in Europa".