"Recordman di presenze, miglior marcatore, capitano, leggenda", queste le parole scelte dalla Juventus per festeggiare il 49esimo compleanno di Alessandro Del Piero. Per racchiudere 19 stagioni ovviamente non bastano, ma sarebbe impossibile farlo d'altronde. Quante pagine di storia, quanti gol rimasti nella storia, quanti trofei alzati e soprattutto quante scelte dettate dal legame con questi colori che nessun altro avrebbe fatto. Dalla permanenza in Serie B alla scelta di firmare "in bianco" l'ultimo anno, solo alcuni dei momenti che hanno resto Del Piero qualcosa che va oltre tutto ciò che ha fatto in campo per il popolo juventino. 

La storia tra la Juve e Del Piero però non inizia nel 1993, quando si trasferisce dal Padova. A Torino hanno iniziato a pensare ad Alex già due anni prima. Giocava sempre in primavera e in occasione di Inter-Padova (0-2), Venturi, osservatore della Juve, scriveva così nella relazione sul giovane 16enne: "Struttura fisica non eccezionale ma normale per la sua età, così anche le qualità atletiche non super ma buone. Eccellente invece il bagaglio tecnico tattico. Ogni volta che è entrato in azione ha sempre fatto la cosa giusta, ambidestro, tecnica, tempo di visione di gioco eccellenti e naturali". Non male per un "ragazzino" non particolarmente dotato di fisico ma con mezzi tecnici già evidenti a quell'età. 

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Il nove novembre è un po' come il giorno di natale per i tifosi bianconeri. Lo aspettano per celebrare la loro leggenda, chiedendosi ogni volta: "Ma quanto tornerà in società?" Lui, ultimamente, ha dato sempre e solo una risposta: "Non devo tornare, perché non sono mai andato via". Se la cava così Alex, dribblando le domande, come faceva spesso e bene sul prato verde. Poco meno di un anno fa Andrea Agnelli e l'intero Cda della Juve si dimetteva. Da lì sono iniziati mesi di voci, indiscrezioni e speranze, da parte dei tifosi, che hanno creduto davvero di vedere l'ex capitano presente nella nuova società. Così non è stato, almeno per ora, ma le porte rimangono aperte per il futuro. Un futuro che sembrava poter essere (e non è escluso che lo sarà), in Arabia Saudita, visto che nell'ultimo periodo si era parlato di un'offerta dell'Al Nassr come direttore sportivo. 

Fino a quando però la situazione sarà questa, il mondo Juve non abbandona l'idea di rivedere concretamente Alex nel club. Anche perché negli ultimi anni c'è stato un forte riavvicinamento tra la Juve (intesa come proprietà/società) e Del Piero. E' tornato allo stadio e ad essere ambasciatore anche ufficialmente della Juve nel mondo. C'era ovviamente nella festa per i 100 anni della famiglia Agnelli alla guida del club ed altrettanto ovviamente è stato il più osannato dai tifosi. Alex ha sempre fatto capire di non voler essere solo un uomo immagine, quello, in fondo lo è già per i colori bianconeri. Protagonista lo è stato per 19 anni con la maglia della Juve e tale vuole essere in caso di un ruolo dentro la società. Nel giorno del "natale bianconero", il regalo più bello per i tifosi sarebbe proprio questo. E forse, anche per Del Piero. Una chiamata della Juve, ma una chiamata vera non per fare da ambasciatore, non per fare da uomo immagine.