IL GIORNO - "L’operazione era ben avviata a gennaio dell’anno scorso, ma alla fine è saltata per alcuni problemi. Tutto rinviato a giugno quando è arrivata la chiamata del mio procuratore il quale mi disse che la Juve mi aveva preso. Non mi sono recato io a Torino, è stato il mio agente a portarmi i documenti da firmare a Roma dove mi stavo allenando essendo stato convocato nella nazionale Under 20. Tutto preparato con Paratici e Marotta, a quel punto ho firmato e sono molto felice".
PESCARA - "Ho segnato tre gol non in campionato, ma in Coppa Italia. Fin da subito mi sono trovato benissimo, in particolare con Zeman: credo che tutti sognino di essere allenati da lui. Il mister è un maestro, sarà lui a far sì che la mia carriera possa svoltare. E’ un allenatore che sa come prenderti, cosa dirti, quando rimproverarti e quando stimolarti. E’ quello che ci vuole".
JUVE - "Se la seguo? Sì, appena posso. Ricordo la meravigliosa partita giocata la scorsa stagione contro il Barcellona, poi mi sono goduto altre partite in tv: per esempio ho visto l’ultimo Milan-Juve e sono rimasto impressionato da Higuain. Il secondo gol ai rossoneri è qualcosa di pazzesco: velo di Dybala, finta del Pipita e gol. Roba mostruosa! Contro il Benevento ho sempre avuto fiducia che la partita si sarebbe sbloccata. La Juve è una squadra compatta, le stava girando tutto contro e la palla non voleva entrare. Poi la rimonta, inevitabile...".
CASSATA - "Sono amico di tutti. Ho un buon rapporto con Cassata, è qui con me nell’Under 20 anche se non siamo compagni di stanza. Con Francesco ci si diverte tanto: è un grande giocatore".
FUORI DAL CAMPO - "Quando non gioco, guardo tante partite di serie A, B, oppure la Premier League e in particolare mi soffermo su chi gioca nel mio ruolo".
TOP PLAYER - "Chi vorrei essere? Robben, è tanta roba. Guardo sempre i suoi video prima di giocare, la naturalezza con cui salta l’uomo, la sua rapidità...".