L'ex centrocampista della Juventus Angelo Di Livio Chiesa lo conosce da quando è piccolo, piccolissimo, quando ai tempi della Fiorentina papà Enrico se lo portava agli allenamenti. E oggi il Soldatino bianconero non ha dubbi: "Non è ancora nella sua forma migliore, ma sulle qualità e caratteristiche di Federico non ho nessun dubbio - ha detto a La Gazzetta dello Sport - Gioca in Serie A da anni, ma è sempre un ragazzo di 23 anni e il suo trasferimento alla Juve può essere traumatico per concorrenza e pressione che ci sono in ogni partita. Al di là di questo, secondo me è uno degli esterni più forti d'Europa".

IL FUTURO - "Il derby? Senza pubblico non è tanto diverso rispetto alle. Chiesa sarà un cliente scomodo per Singo, questo ragazzo del Torino (classe 2000, ndr) che ha un bel piede, arriva sul fondo e crossa bene. Ma, anche per caratteristiche fisiche, Federico può metterlo in difficoltà perché è molto più veloce e rapido nello stretto. 100 milioni spesi per Kulusevski e Chiesa? L'idea della Juve, secondo me, è stata quella di comprare direttamente per il dopo Ronaldo. Federico può giocare a destra o a sinistra, insieme a Kulusevski e Morata possono formare un bel tridente e in più c'è anche Dybala".

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L'INIZIO - "La maglia della Juve sta pesando anche a Kulusevski, che è ancora più giovane di Chiesa ma ha grandi qualità. Hanno fatto investimenti importanti sul mercato, ma se li portano avanti stanno a posto per anni. Anch'io ho vissuto un periodo complicato all'inizio; io venivo dalla Serie B, per me è stato un doppio salto. Adesso chi arriva alla Juve va in una società che ha vinto nove scudetti di fila, c'è il rischio di trovare un ambiente appagato inconsciamente. I bianconeri però alla fine sono sempre lì, ancora in corsa per lo scudetto".