La vicenda Paul Pogba assume contorni sempre un po' più chiari dopo lo shock iniziale e si va sempre più verso la leggerezza del giocatore, che ora dovrà dimostrarla e sperare di non vedere la sua carriera spazzata via in un attimo da una lunga squalifica. Sono ore concitate per il giocatore e per il suo entourage, guidato dall’agente Rafaela Pimenta. Contatti continui e ricerca di un piano di azione, con anche l'ipotesi circolata di rinunciare alle controanalisi, che sarebbe stata sicuramente apprezzata da Nado Italia, l’organizzazione nazionale antidoping, ma che l’entourage del calciatore ha smentito. Si andrà quindi con tutti i passaggi e solo dopo si capirà il da farsi, con la Juve che intanto aspetta sapendo di aver compiuto tutte le azioni corrette e di non correre rischi, non avendo somministrato sostanze a rischio. Ora toccherà a Pogba compilare un elenco di tutte le sostanze assunte negli ultimi mesi per risalire al prodotto che ha lasciato tracce di testosterone e poi dimostrare l’involontarietà del gesto.

Juve, la 'totale buonafede' sarà la difesa di Pogba: attenuanti, rischi ed entro quando sarebbe il processo
RETROSCENA - Tutto parte da un integratore preso in Florida, assunto a casa sua a Miami su indicazione medica da specialisti legati alla sua famiglia, senza prendere però le dovute precauzioni. Una leggerezza che - come si legge su Tuttosport - sarebbe aggravata dal fatto che le indicazioni sui rischi del prodotto in questione sarebbero stati ben visibili nelle scritte sulla confezione. E il giocatore? Chi conosce Paul dice che il ragazzo era convinto di aver assunto qualcosa di naturale, talmente innocuo da non doverlo nemmeno segnalare allo staff medico della Juventus e da non avere dunque richiesto esenzioni terapeutiche, si legge. Un’ingenuità che potrebbe costargli molto cara, una superficialità difficile da giustificare per un professionista del suo calibro. E su questo si dibatterà a lungo, alla fine sarebbe bastato leggere il foglietto illustrativo per capire che conteneva sostanze a rischio doping, oppure consultare i medici della Juventus.