L'attacco, la replica e la controffensiva. Dietro il botta e risposta tra il Ministro dello Sport Spadafora e il presidente della Juventus Andrea Agnelli c'è una doppia inchiesta, tra ordinario e sportivo, che indaga per comprendere se i calciatori bianconeri che hanno lasciato la "bolla" in cui era entrata la squadra, alla vigilia del match col Napoli e dopo la positività al Covid di due soggetti dello staff - comunque esterni al gruppo squadra - per raggiungere i ritiri delle rispettive nazionali sia da considerarsi una violazione dei protocolli sanitari. Il ministro, imbeccato sul ritorno di Ronaldo in Italia nonostante la positività al coronavirus, aveva dichiarato: "Credo abbia violato il protocollo". Poi, dopo la replica di Agnelli, ha corretto il tiro e spiegato il proprio riferimento al primo caso, non al ritorno: "È la Juve stessa che segnalò la rottura dell’isolamento, il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Torino ha dichiarato di aver dovuto trasmettere in Procura i nomi".  

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I RISCHI - Dibattito a mezzo stampa a parte, cosa rischia la Juve? E i suoi calciatori? Secondo La Gazzetta dello Sport, i tesserati in questione rischiano che gli venga notificata, dalla Procura di Torino che indaga, l'infrazione dell'articolo 650 del Codice Penale (che punisce chiunque non osservi un provvedimento legalmente dato dall'autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d'ordine pubblico o d'igiene), che può comportare il pagamento di una multa. Parallelamente, la Procura Federale ha avviato un fascicolo per verificare se Ronaldo e compagni non abbiano rispettato le norme anti-Covid redatte dalla federazione abbandonando il luogo nel quale stavano svolgendo l'isolamento fiduciario. La multa può arrivare fino a 1000 euro, mentre si racconta anche di una punizione che può comportare una squalifica. Sicuramente, qualora fosse accertata una responsabilità, sarebbe imputabile soltanto ai giocatori, perché la Juventus aveva provveduto a informare l'ATS di Torino (che a sua volta ha notificato tutto alla Procura di Torino) dei comportamenti dei suoi tesserati.