Siamo alle solite. Se la Juve si muove per fare un qualcosa fuori dalla norma scoppia il caos. Ma anche se lo pensa e basta. Com'è successo negli ultimi giorni, quando la società stava valutando - e continua a farlo - la possibilità di un doppio tampone per i giocatori che rientravano dall'estero in modo da non dover aspettare i 14 giorni d'isolamento prima di riaverli a disposizione alla Continassa (seppur per allenamenti individuali). Tutto consentito, nulla di vietato.

SOLUZIONE IBRA - Un escamotage messo a punto dall'attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic, che dopo la sua quarantena in Svezia è tornato in Italia, ed è già pronto per allenarsi. Una quarantena lampo per l'attaccante: primo tampone fatto appena atterrato all'eroporto di Milano dove c'erano due medici ad attenderlo, il secondo dopo due giorni come previsto. Quattro giorni d'isolamento e poi via, ad allenarsi come gli altri. Prima di tanti juventini rientrati dall'estero che in questi giorni stanno trascorrendo il loro periodo d'isolamento.

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POLEMICHE - Ma vi immaginate se fosse successo a Cristiano Ronaldo? Sarebbero scoppiate mille polemiche, sicuramente. E' bastato soltanto pensarla questa soluzione per ricevere critiche su critiche da ogni parte. Si era detto che la Juve non rispettava le norme, che avrebbe messo a repentaglio la salute dei giocatori e tante, tante altre cose. E su Ibra? Nulla. Silenzio totale. Ma è solo un nuovo capitolo di un film già visto.