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Douglas Costa rientra con un'altra Juve: il ruolo non dipende da lui, ecco il piano di Sarri
Un'altra freccia all'arco di Maurizio Sarri. Il rientro di Douglas Costa dà al tecnico bianconero una nuova arma per colpire gli avversari ma un mese e mezzo dopo l'infortunio muscolare contro la Fiorentina il brasiliano trova una squadra profondamente cambiata. Quando si è fatto male il modulo base della Juve era il 4-3-3, dopo l'infortunio (al quale sono seguiti anche quelli di Danilo e De Sciglio), Sarri è stato costretto a cambiare pelle alla Vecchia Signora. Messo in soffitta il modulo con gli esterni, il tecnico bianconero ha tirato fuori il 4-3-1-2 con il quale la Juve ha dimostrato più capacità di palleggio oltre a dare la possibilità a più centrocampisti di mettersi in mostra. Douglas rientra ma trova una Juve diversa. Cosa gli chiede Sarri?
NUOVA PELLE - Vero che il Comandate bianconero ha già anticipato che Douglas sarà impiegato anche come trequartista, ruolo che ha già ricoperto in carriera allo Shakhtar e alcune volte pure alla Juve con Max Allegri. La sua posizione in campo, però, dipenderà anche dagli altri giocatori sul rettangolo verde. Sarri ha spiegato anche che quando Ronaldo e Dybala giocano assieme amano partire uno da sinistra e l'altro da destra ma senza ricoprire il ruolo di esterni puri. Per questo con loro in campo dal 1' il modulo più adatto - parola di Sarri - è il 4-3-1-2. Con Higuain invece cambia la pelle della Juve e potenzialmente anche la posizione di Douglas Costa che con il Pipita può tornare a giocare esterno destro.
GLI ALTRI - I compagni del reparto offensivo, però, non sono l'unica variabile per Douglas. Il suo impiego dipenderà anche da come verranno utilizzati gli altri esterni. I ko di De Sciglio e Danilo, ad esempio, hanno costretto Sarri ha indietreggiare Juan Cuadrado. Fin'ora con ottimi risultati. Sarri sa di essere corto sugli esterni e con il colombiano impegnato in difesa le opzioni in attacco, sia dal primo minuto che a gara in corso, diminuiscono. Vale lo stesso per Bernardeschi che Sarri vede più dentro al campo che non esterno destro. "Il suo futuro è da centrocampista ma in questo momento ho concordato con il calciatore di giocare esterno perché è dove ne ho più bisogno", le parole di Sarri poco più di un mese fa. Di certo la pelle della Juventus è cambiata nel giro di un mese e mezzo. A inizio stagione sembrava che i bianconeri non potessero fare a meno del brasiliano ma Sarri, gioco forza, è stato costretto a trovare alternative. Ora dovrà essere l'ex Bayern a cambiare per la Juve, giocando sia esterno che trequartista a seconda delle esigenze. Nel secondo caso la concorrenza sarà molto maggiore visto che dietro le punte possono giocare Ramsey, Bernardeschi, Dybala e anche Rabiot: chi più ne ha più ne metta. Douglas è rientrato ma ora non è più intoccabile. Deve cambiare anche lui per tornare fondamentale.
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