Era il 2017. E quindi era solo un ragazzino. La grande chiamata per Douglas Luiz è stata la più bella di tutte: lo voleva il miglior allenatore al mondo, Pep Guardiola, che in lui intravedeva i comandi giusti per guidare il centrocampo dei Citizens. Preso un aereo, sistematosi a Manchester, Douglas ha salutato in fretta e furia il Vasco da Gama per vestirsi di Light Blue. 

E' il 15 luglio quando viene ufficializzato il suo passaggio al City, per una cifra vicina ai 12 milioni di euro. Il contratto è di cinque anni: vuol dire fiducia. Cos'è accaduto poco dopo? "Colpa di qualcuno lassù", la successiva spiegazione di Douglas. Non ha convinto tutti. 


Cos'è successo tra Douglas Luiz, Guardiola e il Manchester City


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Due settimane più tardi, effettivamente, si concretizza il prestito al Girona. Due anni di giocate e infortuni, di 46 presenze fatte di guizzi. Ma anche di rimorsi. Perché non era andata con il City? La domanda cessa di avere risposta il 25 luglio 2019, quando per quindici milioni di sterline va all'Aston Villa. 

Inizia tutt'altro percorso, e l'ombra dell'Etihad non è più così ingombrante. Finché è Manchester a cercare una spiegazione, prontamente arrivata: non era colpa di Guardiola, era "qualcuno lassù", cioè tra gli uffici della burocrazia inglese. Tra il City e Douglas Luiz si è messo in mezzo un permesso di lavoro, mai arrivato in tempo. 

Il centrocampista ha però vissuto due mesi con Pep al massimo, e si è detto "migliorato al 70%" in soli due mesi. Effetto Guardiola, che oggi lo vede alla Juventus dopo un'annata semplicemente pazzesca ai Villains. Ecco la grandezza del colpo che sta per effettuare Giuntoli.



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