Quando a dir tutto è una linguaccia, con diretta compartecipazione della fantasia. Oggi non ci si chiede più se Paulo Dybala sia degno del numero che indossa: la differenza è costante, totale, avvolgente. L'attaccante argentino ha preso il posto di chi l'ha preceduto nel cuore dei tifosi e nelle cifre dietro la schiena: oggi è lui a far sognare i bambini, lui a farsi maledire dagli avversari. E la mente non può non tornare alla storia della Juventus, a quell'Alex Del Piero che ieri l'ha benedetto in ogni modo (e che con lui conserva un'amicizia che ha il sapore di testimone). 


DALLE PAROLE - Il gol su punizione è un altro rimando al glorioso ieri bianconero. Ecco, ora mancano i trofei. O meglio: quel trofeo. Perché per il resto, Dybala è ampiamente su quella scia. "È in stato di grazia, ha fatto delle giocate contro l'Atletico che lo dimostrano - le parole proprio di ADP. Il gol? Assolutamente fenomenale". E... "diverso da quella che segnai io contro i Rangers". Come a dire: il primo a fare i paragoni è proprio Alex. Che non ha dubbi sulla forza di Paulo, ma che aspetta di vedergli superare la vera prova: quella della continuità a lungo raggio. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da (@ilbianconerocom) in data: 27 Nov 2019 alle ore 6:08 PST