E' un discorso che trova fondamenti nei numeri, che però si chiarisce essenzialmente negli sguardi: questo è un Paulo Dybala decisamente diverso. Più sereno, certo, probabilmente anche più sicuro di sé. Più in partita e più lucido. Soprattutto: più vicino alla porta. Un fondamentale non di sicuro rivoluzionario ma che ha cambiato completamente il racconto della sua stagione: oggi è al doppio delle reti rispetto a un anno fa, quando c'era Max Allegri e la Juve sembrava schiacciasassi in campionato pure senza il suo dieci. Oggi è forse il giocatore più determinante, senza l'assillo di dover andare a prendersi la palla a centrocampo: che se gira, quest'ultima, gli finisce giusto sui piedi in zona trequarti. Tutta un'altra storia. 
I NUMERI - Ma le sensazioni sono fugaci di natura, durano 90 minuti se negli occhi ti resta quel cumulo di bellezze create dal suo sinistro. I numeri no: sanno parlare. E raccontano di miglioramenti sotto tutti i punti di vista: più gol, più assist, più tiri in partita che vuol dire pure più responsabilità di decidere. Si è 'peggiorato' solo nei falli subiti, ma se ora prende meno calci vuol dire che pure la palla fa il suo lavoro, rotolando più velocemente e dando più intensità alla manovra offensiva. Insomma: è un giocatore diverso. Che merita il rinnovo alle cifre desiderate, da top player qual è. Tutte le statistiche di Dybala, nel dettaglio, sono nella nostra gallery.