Dybala ha venticinque anni. Bello, famoso e ricco grazie a un dono preziosissimo che il Padreterno o, se vogliamo, la natura gli ha voluto riservare nel momento della sua nascita. Saper addomesticare un pallone con i piedi come il musicista il violino, il pittore un pennello, il romanziere la penna. Un talento, insomma. Dybala ha la grande fortuna di potersi dichiarare un autentico fortunato rispetto alla stragrande maggioranza dei suoi coetanei, laureati e non, che vivono ancora con mamma e papà perché la generazione “mille euro” non è in grado di trovare un lavoro che permetta l’indipendenza.
Dybala, però, non è felice. Perlomeno dimostra di non essere sereno interiormente e di soffrire un certo tipo di situazione tecnica che, secondo lui e il suo istinto, gli impedirebbe di recitare da primo attore completamente slegato e libero dal copione necessariamente scritto per il bene del collettivo. Perciò scalpita anche se, da ragazzo educato qual è, preferisce pubblicamente non fare troppo rumore. Il suo disagio è comunque evidente al punto che gli stessi dirigenti hanno la tentazione di cancellarlo dalla ristretta lista degli incedibili.
E’ vero che l’arrivo di Ronaldo ha sparigliato il gioco che il giocatore argentino aveva in mente di portare avanti per se stesso. Ma Ronaldo ha otto anni più di Dybala, che per un calciatore sono tantissimi, e un vissuto professionale di statura eccezionale. E se il fuoriclasse portoghese rappresenta il presente per una Juventus lanciata verso il traguardo europeo, Dybala potrebbe porsi come il futuro prossimo per altri nuovi esaltanti successi bianconeri. Se soltanto ragionasse su questo e pazientasse frenando il suo istinto, l’argentino arriverebbe a capire che che lui nella Juve avrebbe l’opportunità di ripercorrere la strada del “bianconeri per sempre” come fece Del Piero. A Madrid magari si divertirebbe di più, ma sarebbe uno dei tanti. Dybala è a un bivio. Gli auguro, poiché il ragazzo lo merita, di scegliere la strada giusta. E chi è deputato a consigliarlo dovrebbe fare altrettanto.