E' Paulo Dybala l'ago della bilancia del tridente della Juventus. Lui più di Gonzalo Higuain e Cristiano Ronaldo ha corso dietro agli avversari e ha fatto da raccordo tra centrocampo e attacco. L'argentino non ha segnato né ha fatto assist, almeno ufficialmente, perché il primo gol di Cristiano Ronaldo arriva direttamente da un pallone che l'argentino è riuscito a tenere vivo in mezzo alla difesa dei friulani. Ha fatto la differenza anche senza reti e passaggi decisivi come quello di Higuain per il raddoppio di CR7. Sarri l'ha tolto dopo 75 minuti, 106 tocchi e il 91% di passaggi azzeccati. Una prestazione totale dell'argentino a cui davvero è mancato solo il gol. Il suo ruolo, inteso non solo come posizione in campo, ha ricordato però quello della scorsa stagione quando sulla panchina della Juve c'era Max Allegri. Quel ruolo da "tuttocampista" tanto bistrattato da gran parte dei tifosi è stato riproposto oggi con Ronaldo e Higuain in campo assieme a lui.



TUTTO CAMPO - La heatmap dell'argentino parla chiaro. Dybala non è quasi mai entrato in area. Le zone "calde" vanno dal limite dell'area a dietro il centrocampo. In altre parole La Joya ha fatto quello che faceva un anno fa quando Allegri veniva insultato perché faceva giocare l'argentino troppo lontano dalla porta. Anche per Sarri è stata un pò una forzatura. Meno di un mese fa diceva che "Dybala è un attaccante e non un trequartista" ma se si vuol giocare con un attacco pesante ci sono da prendere delle precauzioni che diano equilibrio a tutta la squadra e allora qualcuno quel lavoro di raccordo deve pur farlo e Dybala ha assolutamente le qualità giuste. Chiaro che vicino alla porta pure lui si trovi più a suo agio ma tutto non si può avere.

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TESTA - C'è anche un altro discorso da fare se si fa un confronto tra questa e la passata stagione. L'atteggiamento di Dybala, infatti, sembra decisamente più propositivo rispetto a quello di un anno fa. Pur giocando meno volte da titolare l'argentino si sente più importante con Sarri e in campo si vede. Con Allegri si era rotto qualcosa e anche per questo quando scendeva in campo aveva il muso più lungo di quello di oggi. Che Paulo si diverta anche da trequartista si vede anche fuori dal campo, basta vedere il post Instagram postato subito dopo la partita. Il compromesso di vederlo lontano dalla porta, però, è necessario se si vuol vedere il tridente pesante nella Juve. Almeno per ora Dybala sembra più convinto di sacrificarsi per la squadra di quanto non lo fosse con Allegri che però non aveva poi così torto quando decideva di farlo giocare lontano dalla porta. Qualcuno lo deve pur fare.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da (@paulodybala) in data: 15 Dic 2019 alle ore 9:05 PST

@lorebetto