25 aprile 2016: la Juventus vince il suo quinto scudetto consecutivo, il secondo con Allegri, quello della grande rimonta dopo un avvio stentato. E soprattutto il primo di Paulo Dybala, che già dalla prima stagione riesce a prendersi la scena con una spalla con cui si trova subito benissimo: Alvaro Morata. Sei anni dopo, Paulo e Alvaro, ancora loro, titolari con la maglia della Juventus. Nel frattempo sono cambiate tante cose - Morata è andato via e poi tornato, ad esempio - ed è cambiato anche l'obiettivo: c'è un quarto posto da blindare, mentre lo scudetto è già andato. 

IL FUTURO - Ma soprattutto è cambiato il futuro: se allora l'addio annunciato era quello dello spagnolo, per il diritto di recompra del Real Madrid che pendeva sulla sua testa come una spada di Damocle, oggi è Dybala che dopo sette stagioni si appresta a dire addio alla Juventus. E anche il destino di Morata è piuttosto incerto, ancora legato a una squadra di Madrid: stavolta l'Atletico, che ne detiene il cartellino e dalle cui pretese economiche dipenderanno le decisioni della Juventus.

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I NUMERI - Intanto, però, Allegri "isola" la sua coppia: niente mercato, niente futuro. C'è il presente, che si chiama Sassuolo. Una scelta importante, lasciare in panchina Vlahovic e affidarsi ancora a loro due, Paulo e Alvaro. In stagione insieme, tra un infortunio e l'altro, hanno giocato 31 partite (spezzoni compresi). 14 vittorie, 9 pareggi e 8 sconfitte (compresa quella in Supercoppa contro l'Inter): 13 gol Dybala, 6 Morata. Numeri di una coppia che forse avrebbe potuto rendere ancora meglio: la controprova non arriverà dal futuro, ma dal presente - leggi Sassuolo - potrebbe eccome.