Ne abbiamo viste tante, di storie così. Quelle in cui c'è un apice, un'ascesa. Poi una brusca frenata, una serie di stop, un po' di paura e qualcosa che - sempre tatticamente, perché è la 'scusa' più facile e più calzante - non funziona. Tempo zero e sei al marciapiede, in attesa che un'occasione passi quanto prima e che non ti bagni con la prima pozzanghera d'insicurezza che si trova pericolosamente nelle tue vicinanze. Paulo Dybala è il protagonista perfetto. Piedi incredibili, personalità da ritrovare, un po' di sano cinismo (ma questo forse nella vita) da accogliere quanto prima. Dopo stagioni alla ricerca della consacrazione, soprattutto europea, si è ritrovato con un bagaglio pieno ma diverso dalle aspettative. Nella stagione che si aprirà tra un mese circa, lui non è più il perno, né tra i primi della classe: anzi, forse andrà via a prescindere dal progetto tecnico che si sta manifestando all'ombra della Continassa. 

Dybala pronto al riscatto: perché la Juve può sperare
VALUTAZIONI - Sarri - se sarà Sarri, ma tutto lascia supporre che sia Sarri - avrà subito la prima gatta da pelare. Tra valutazioni di campo e quelle economiche. Già, perché oggi quanto direste su Dybala? Una cifra a tre zeri è quella sulla bocca degli addetti ai lavori bianconeri, ma sul mercato a quei prezzi si va solo per solide certezze. Paulo non lo è. Ha un fattore di rischio molto basso, ma comunque ce l'ha. E' conclamato. Ed è un problema quasi sempre mentale, quindi d'adattamento a uomini, schemi, ambienti. L'altra domanda, allora, diventa: ma la merita una seconda chance? Uno con quel sinistro la meriterebbe sempre. Però è un dato di fatto: oggi vale meno ed è un peso per questa Juventus. Forse l'addio avrà l'aria di un divorzio di convenienza, però scegliersi sarebbe il sacrificio d'amore più puro che esista. Solo per il gioco (e il gioco è il toscanissimo Maurizio). 

@CriCor9