Sente ancora dolore, Paulo Dybala. E il rientro è posticipato ancora. L'ha spiegato Pirlo: purtroppo, invece di migliorare, le cose sono rimaste uguali. Non si sa perfettamente, con cognizione di causa, quando l'argentino possa rientrare. E pensare che i tempi di recupero erano inizialmente stimati in quindici venti giorni. Le tempistiche sono raddoppiate e non si vede ancora una data certa di rientro. 

L'ESPERTO - Fabrizio Tencone, ex medico della Juve e ora direttore di Isokinetic Torino, a Tuttosport ha spiegato il problema di Paulo: "Ci sono tre gradi di lesioni. Nel terzo grado c’è una rottura completa del legamento, nel secondo una rottura parziale, nel primo una rottura minima. Dunque nel caso di Paulo Dybala l’infortunio è di gravità limitata. Peraltro l’aspetto fortunato è dovuto al fatto che il legamento collaterale mediale guarisce, al contrario di altri legamenti del ginocchio (ad esempio il crociato). Ma proprio perché il legamento guarisce, formando una piccola cicatrice, continua a far male per molto tempo: continua cioè a dare delle fitte, o piccole fitte. Questo aspetto peraltro spesso spaventa l’atleta, che teme di non essere a posto. Invece è proprio la rigidità da guarigione a dare la sensazione che il legamento “tiri”. Soprattutto in una tipologia di gioco come quella di Dybala che è fatta di torsioni, di cambi di direzione, di tanto lavoro calciando a giro, di piatto. Si tratta di movimenti che sollecitano molto il collaterale mediale". E ci sono complicanze? "Bisogna ovviamente assicurarsi che la riparazione sia avvenuta, con le risonanze. Ma in generale, tendenzialmente, queste fitte sono fastidiose ma non pericolose. Possono riproporsi anche a distanza di 3-4 mesi dall’infortunio, magari dopo un contrasto o uno specifico movimento, ma non sono motivo di allarme".

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IL RINNOVO - Intanto TS parla del rinnovo dell'argentino: in questi giorni, Dybala ha sofferto all'idea di non poter aiutare i compagni. Sapeva di poter fare prestazioni importanti e soprattutto di conquistarsi un pezzo di rinnovo. Del resto, Paulo è "legatissimo all'ambiente" e non ha tutta questa voglia di cambiare aria. Nel gruppo Juve si sente famiglia: agli amici ha sottolineato spesso l'intenzione di proseguire a Torino.