Un'ora senza spunti, poi si sveglia Paulo Dybala. Dopo un primo tempo chiuso in un insolito nervosismo, con il pubblico del Gewiss Stadium che lo ha fischiato e attaccato con diversi cori, dopo che il gol di Robin Gosens ha messo alle corde i bianconeri, è quello il momento in cui la Joya cambia passo. L'azione con cui si presenta a tu per tu con Gollini, fallendo soltanto l'ultimo dribbling prima della conclusione in porta, è di Maradoniana memoria, ma l'argentino si infuria perché il risultato non è stato lo stesso. Non demorde, però, e sale ancora in cattedra qualche minuto dopo, entrando in maniera decisiva nell'azione del primo e fortunoso gol dell'amico Gonzalo Higuain. L'ultima mezz'ora di Dybala è semplicemente idilliaca, un piacere per gli occhi, e così la Juventus completa la rimonta da lui guidata.

Atalanta-Juve 1-3, le PAGELLE: Dybala fa il Ronaldo, Higuain devastante
SEMPRE DYBALA - La Joya mette lo zampino anche nel secondo gol del Pipita, smistando il pallone per Juan Cuadrado, che serve il pregevole assist a Higuain. E non è finita qui per il numero 10 bianconero. A tempo scaduto, Dybala riparte in contropiede, entra in area avversaria, finta il tiro a giro sul secondo e fulmina Gollini sul primo palo per il gol del 3-1 finale. Senza Cristiano Ronaldo, a fare il fenomeno è l'argentino, che non fa rimpiangere CR7, anzi si esalta come mai è riuscito a fare il più celebrato compagno in questo altalenante avvio di stagione. Maurizio Sarri può stare tranquillo: con questo Dybala non c'è fretta di recuperare il portoghese, che potrà essere gestito con tutt'altro spirito. Ci pensa la Joya: dribbla, illumina, crea, segna. Ed è decisivo, più che mai.