La concorrenza è un elemento naturale nell’ambiente di lavoro. Quando è guasta rischia di rovinare il clima e creare inimicizie, quando è sana può generare numerosi effetti benefici. Pirlo si aspetta proprio questo dalla sua Juventus, per perseguire gli obiettivi nel modo migliore possibile ed in piena armonia. Perché nella squadra bianconera ci sono numerosi duelli, il tecnico non ha ancora stabilito delle gerarchie delineate sperando che la concorrenza possa tirare fuori il meglio da ciascun attore in gioco.

TUTTI I DUELLI - Partiamo da quella più offensiva, ovvero il grande duello Morata-Dybala. Se nel 2015 la brillantezza e la voglia della Joya soffiarono il posto ad uno spento Alvaro, nel 2020 il mondo si è capovolto, con lo spagnolo che ha relegato l’argentino in panchina a suon di gol e prestazioni superlative. Spostandosi sulle fasce, è sfida tra giovani talenti pagati fior fiore di milioni, Kulusevski e Chiesa. 45 milioni di euro contro 60, la dirompenza di un classe 2000 contro la straripanza (a volte eccessiva) del 23enne. La Juve fonda il suo nuovo ciclo su entrambi, che adesso si trovano a rivaleggiare per far valere la loro potenza in fascia. Nel mezzo del centrocampo la battaglia è addirittura a quattro, perché tra Rabiot, Arthur, Bentancur e McKennie non è ancora stata stilata una preferenza netta. E con il ritorno di Alex Sandro sull’out mancino, sia Danilo che l’esterno di competenza avranno un rivale in più. Work in progress, Pirlo continua a sperimentare per far emergere il carattere di ogni suo giocatore. Ne servirà e anche a vagonate, in vista del prossimo mese che porrà la Juve davanti ad un calendario fittissimo, una road-map di 10 partite, con pochissimi allenamenti a disposizione.