Quando non riesce nulla come è capitato alla Juventus, diventa difficile capire da dove iniziare. La Juventus ha perso la prima partita stagionale. Ed è stata senza dubbio la serata più difficile da quando Thiago Motta è a Torino. Tutto un po' a sorpresa. C'è stata solo la fortuna fino al 91esimo minuto...e Mattia Perin.


Juventus-Stoccarda: cosa non ha funzionato, il commento


Alla Juve contro lo Stoccarda è mancato tutto: la tenuta fisica, perché i tedeschi hanno imposto un ritmo insostenibile per i bianconeri. Da una zona del campo a un'altra, oggi sul terreno c'erano squadre che viaggiavano ad un motore diverso. E quello della Juve era decisamente più scarico. E' mancata la qualità nel mandare a vuoto il pressing, nella capacità di far fare qualche corsa all'indietro in più allo Stoccarda. Perché quando gli altri vanno più forte, puoi sopperire con la tecnica. Non è andata così. 

Juventus-Stoccarda, c'è Elkann all'Allianz Stadium
Ed è mancata soprattutto la solidità che a parte la trasferta con il Lipsia, dove però c'erano tante attenuanti, aveva contraddistinto sempre la Juventus fin qui. Pali, rigori sbagliati, vari miracoli di Perin. Tutto ciò non può nascondere le difficoltà difensive palesate. Fa strano dirlo dopo aver osannato la Juve proprio per quanto fatto nella propria metà campo.

Ma questa non è la Serie A; la Champions è un'altra cosa. E senza Bremer, lo è ancora di più. Adesso la Juve e Thiago Motta lo sanno. Da ricordare per le prossime 5 partite europee. La Juventus si è svegliata dal piccolo sogno durato 180 minuti in Champions, ora ci sarà da affrontare la realtà. Senza drammi ma con la consapevolezza che così non può bastare. E non solo in Europa.