Neanche il tempo di salutare la befana e già si riparte. La Serie A ha riposato a natale, ha ora inizio un ciclo decisivo nella corsa scudetto: dal 6 gennaio al 1 marzo, il giorno di Juve-Inter. Perché la Lazio marcia a ritmi record, ma è il derby d’Italia ad orientare ancora ambizioni e sogni di gloria.

PRIMA DIFFERENZA - Saranno due mesi duri, in quanto oltre al campionato inizierà la Coppa Italia (per le big) e torneranno, a febbraio, le coppe europee. Ed eccola la prima differenza: la Juve è agli ottavi di Champions, dove affronterà il Lione, l’Inter invece è stata “retrocessa” in Europa League, dove sarà costretta a giocare i sedicesimi di finale. I bianconeri da qui al 1 marzo affronteranno il Lione solo nella gara d’andata, la banda Conte dovrà giocare anche il ritorno con il Ludogorets. Il 27 febbraio a San Siro arriva il Ludogorets, il 26 la Juve è attesa in Francia, e potrà così godere di un giorno di riposo in più.

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IL CALENDARIO - Ma non solo, perché le differenze più marcate si riscontrano nel calendario di campionato, che metterà l’Inter difronte a sfide più insidiose rispetto alla Juve: oggi la difficile trasferta con il Napoli, poi le due sorprese dell’anno, Atalanta e Cagliari, entrambe a San Siro. Il 9 febbraio c’è anche il derby con il Milan di Ibrahimovic, il 16 la trasferta a Roma contro la Lazio dei miracoli di Inzaghi, poi la doppia sfida con il Ludogrets. Nel mezzo agevoli, almeno sulla carta, solo Lecce, Udinese e Sampdoria. Meno impervio il percorso della Juve che dopo Cagliari (oggi) e Roma, il 12 gennaio all’Olimpico, affronterà in fila Udinese, Parma, Fiorentina, Verona, Brescia e Spal, di cui le ultime tre a febbraio, quando Conte avrà gli scontri più impegnativi. Nel mezzo l’unico ostacolo importante è il Napoli, il 26 gennaio al San Paolo. 

DETTAGLI - Il calendario che porta al 1 marzo, il giorno di Juve-Inter, sorride ai bianconeri, che possono anche sperare di recuperare gli infortunati Khedira e, soprattutto, capitan Chiellini. Conte ha già riabbracciato Sensi, e si prepara a fare lo stesso con Sanchez e Barella. Poi sarà anche il mercato di gennaio a dare lo sprint necessario in più a una squadra o all’altra.