Dopo 8 anni di soddisfazioni e successi, è stata ufficializzata dal Napoli l’interruzione consensuale del contratto con Cristiano Giuntoli.
Il dirigente toscano è adesso libero, finalmente, di accasarsi alla Juventus per andare ad affiancare Giovanni Manna e Claudio Chiellini nell’area sportiva con i compiti di responsabile di rimando a Francesco Calvo (direttore generale) e Maurizio Scanavino (amministratore delegato).
La nuova Juve sta prendendo forma e dopo 5 anni di improvvisazione assoluta e scelte totalmente sbagliate (praticamente dall’addio di Marotta in poi) in lontananza si torna anche a pensare positivo.
Non esistono dirigenti infallibili, nemmeno Moggi lo era tantomento Marotta stesso, ma è innegabile che il curriculum di Giuntoli spinge totalmente a suo favore.
C'era una volta il campionato più bello del mondo
Negli ultimi 3 anni ha praticamente dimezzato il monte ingaggi della squadra partenopea raddoppiando il valore della rosa sino a costruire la squadra che ha riportato lo scudetto a Napoli dopo oltre 30 anni.
Pensate solamente che il monte ingaggi 2022/2023 del Napoli era praticamente quasi la metà di quello della Juventus che ha fallito praticamente su tutti i fronti.
E’ ora di tornare a scommettere su giovani campioni, a scovare nuovi talenti (come fatto l’anno scorso con Kim e Kvara) senza sprecare risorse importanti su vecchi campioni al tramonto (vedi Pogba, Paredes e Di Maria...il folle mercato della scorsa stagione!).
Bisognerà capire quanta affinità ci sarà tra Giuntoli (uno abituato a programmare a medio/lungo termine rischiando anche se non sopratutto sui giovani) e Allegri (uno invece abituato a volere tutto e subito puntando su giocatori già pronti, anche in là con l’età).
Se tra i 2, nonostante le premesse, ci sarà empatia la Vecchia Signora potrà finalmente mettersi alle spalle gli ultimi folli anni della gestione Agnelli.
Altrimenti il percorso di rinnovamento totale andrà applicato anche in panchina.
@stefanodiscreti