Nella prima parte dell'intervista rilasciata alla Stampa, il proprietario della Juve, John Elkann, si era soffermato sul legame con il club e l'amore della famiglia Agnelli per questi colori. Elkann ha poi affrontato anche temi più di attualità come l'arrivo di Giuntoli e lo sviluppo del calcio europeo, con al centro sempre il tema della Superlega. "Fin da quando mio bisnonno divenne presidente, nella Juventus la tradizione sta nell’innovazione. Negli anni di Edoardo Agnelli arrivò il primo in Italia attrezzato per le partite i notturna, vennero introdotti i calciatori professionisti, la Juventus divenne popolare perché la radio trasmetteva gli incontri vincenti del Quinquennio d’oro. La Juventus era innovatrice anche nello stile. Alla vigilia delle partite andava ad accogliere le squadre avversarie alla stazione, le riceveva e le ospitava a pranzo."

Juve, alla presentazione di Giuntoli c’era anche John Elkann: il messaggio alla dirigenza è chiaro
L'ARRIVO DI GIUNTOLI - “Il colpo più importante lo abbiamo già fatto. È l’arrivo a Torino di Cristiano Giuntoli, il nuovo direttore sportivo, che rappresenta adattamento e innovazione, in perfetta continuità con la nostra storia. Giuntoli porterà alla Juventus un modo di lavorare che valorizza i giovani talenti e costruisce i campioni”

INCHIESTE - "Noi siamo convinti di aver agito in totale correttezza. Dunque ci siamo difesi e continueremo a far valere le nostre ragioni, senza arroganza, ma nel totale rispetto delle istituzioni."

CAMPIONATI ALLA DERIVA - "Bisogna evitare di scambiare la discussione delle soluzioni con l’analisi dei problemi. Il problema è sotto gli occhi di tutti: la Super Lega c’è già, si chiama Premier League, il campionato inglese. Gli altri campionati nazionali mostrano una deriva ormai evidente: i giocatori più bravi vanno a giocare in Inghilterra, finendo per impoverire le competizioni locali. Come rispondiamo a questa sfida? Questa è la questione. Non è una questione che riguarda la Juve. È un problema che riguarda tutto il calcio europeo".

SULL'ALLIANZ STADIUM - "Oggi ogni partita casalinga della Juve rappresenta un’occasione per migliaia di persone, che vengono spesso anche da lontano, per scoprire Torino, visitare il museo più completo e moderno di una squadra di calcio e soprattutto per godere delle bellezze di una città che sa offrire sorprese continue".

DISCONTINUITA' CON GLI AGNELLI? - "Assolutamente no. Al contrario esiste una chiara continuità tra le origini e oggi: una linea ininterrotta, fatta di innovazione, tenacia e soprattutto di emozioni impagabili che ci rendono felici di essere bianconeri."

SULLE WOMEN E NEXT GEN - "Fino a pochi anni fa il calcio femminile era poco conosciuto e ancora meno considerato. Oggi il movimento è in rapida espansione, e siamo orgogliosi di essere stati all’avanguardia, raccogliendo già grandi soddisfazioni: lo dimostrano i cinque scudetto vinti e le tre coppe Italia. E poi c’è la Next Gen: un impegno che abbiamo iniziato e che continueremo a portare avanti con convinzione, perché significa credere nei nostri giovani talenti e quindi nel futuro del calcio italiano."