L'impresa di Max Allegri non sarà facile in futuro e lo è ancora meno ora. Il contratto di quattro anni gli dà tempo per lavorare, ma le prime due giornate non sono incoraggianti. Una partenza in salita con tante difficoltà almeno fino alla prossima sosta e il vuoto Ronaldo da cambiare: con già cinque punti da recuperare su Inter, Milan, Napoli, Lazio e Roma e tre sull'Atalanta. Si riparte dallo scontro diretto allo stadio Maradona, con 7 match in 21 giorni, a partire proprio dal Napoli: la Juve, infatti, sarà costretta a schierare una formazione sperimentale e non solo. Sarà piena emergenza, con Allegri chiamato a preparare questa partita in un giorno o poco più: oltre agli infortunati Aaron Ramsey, Arthur e Kaio Jorge, mancheranno i sudamericani Paulo Dybala, Danilo, Alex Sandro, Juan Cuadrado e Rodrigo Bentancur, tutti impegnati nella notte tra giovedì e venerdì dall'altra parte dell'oceano. Solo in extremis tornerà Weston Mckennie, in campo la notte precedente. Si va verso la deroga per la questione quarantena, basterà il doppio tampone, ma con i tempi che restano proibitivi per il match di sabato 11 settembre alle 18 a Napoli.

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I PRESENTI – Allegri, che fa allenare i pochissimi rimasti alla Continassa contro l'Under 23, fa i conti. Ecco, dando per buona la disponibilità di tutti gli europei, Allegri potrà contare su mezza squadra: i tre portieri Szczesny, Perin e Pinsoglio, tutti i centrali (Bonucci, Chiellini, De Ligt e Rugani) e due terzini (De Sciglio e Pellegrini). Questo potrebbe portare al rilancio di una difesa a tre. In mediana ci sono Rabiot e Locatelli, unici centrocampisti puri a disposizione, cui poter aggiungere Bernardeschi che pure potrebbe tornare utile a tutta fascia in caso di 3-4-3 e McKennie convocabile in extremis per la panchina. Senza Dybala, davanti ci sono Morata, Chiesa e Kulusevski oltre a Kean.