Non solo il caso Juventus e la rivoluzione in Ferrari, per John Elkann c'è un'altra annale questione da affrontare in questo periodo: la faida famigliare sull'eredità Agnelli. Il Corriere della Sera ripercorre le ultime tappe della vicenda, tra mosse legate alla cassa di famiglia (la Dicembre, società personale di John, Lapo e Ginevra Elkann) e la battaglia sui testamenti di Marella Caracciolo (nonna degli Elkann), contestati da Margherita Agnelli che punta a rientrare nell'eredità.

LE MOSSE SULLA DICEMBRE - Una delle novità riguarda la mossa dei tre Elkann sulla Dicembre. Il 7 novembre scorso, in un ufficio del Lingotto, davanti al notaio Remo Morrone viene decisa una 'modifica dei patti sociali della Dicembre società semplice'. Presenti di persona John e Ginevra Elkann, mentre Lapo è rappresentato da Gianluca Ferrero. Un professionista vicino alla famiglia di recente noto anche al mondo del calcio, poiché tre settimane dopo sarà nominato prossimo presidente della Juventus dopo le dimissioni di Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved e di tutto il cda bianconero, a seguito dell'inchiesta sui bilanci del club. La Dicembre, che come evidenzia il Corriere ha sede nello studio di Ferrero, è il cuore dell'impero di John Elkann, che ne ha preso le redini dopo la scomparsa dell'Avvocato Gianni Agnelli. Elkann detiene il 60% della società, con Lapo e Ginevra al 20% ciascuno.

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E ORA - Cosa succede con la modifica del 7 novembre? Viene prorogato il termine della società, portandola dal 2050 al 2060. Non era in scadenza, perché prorogare il termine? Tante ipotesi sul tavolo: la società o qualche sua controllata potrebbero aver contratto obbligazioni che vanno oltre il 2050; la volontà di riaffermare davanti a un notaio lo status e l'assetto giuridico attuali della società; aprire una finestra per un socio che vuole recedere; John potrebbe isolare e blindare la quota di maggioranza. Il Corriere, tuttavia, fornisce la spiegazione tecnica ottenuta da fonti vicine alla famiglia: "la durata massima è stata aggiornata portandola al livello dell’età media attesa, calcolata sul socio più anziano. Cioè John, nato nel 1976 che nel 2060 avrà 84 anni. Una sorta di adeguamento alla normativa e alla giurisprudenza in materia di società semplici".