"C'è stata una mancanza di rispetto nei confronti della società che sta con grande difficoltà cercando di salvarsi. L'episodio del 2-1 dell'Inter è veramente un episodio che è impossibile che in una sala VAR, non possono aver visto che il gol era da annullare in maniera molto chiara". E' iniziata così la lamentela di Sean Sogliano, ds dell'Hellas Verona che dopo la gara e il grosso errore arbitrale a favore dell'Inter (fallo di Bastoni su Duda sul gol del 2-1) si è sfogato così: "I professionisti ci sono, sono qualificati e non possono mancare di rispetto. Sono molto deluso, è una mancanza di rispetto. Gli errori li accettiamo, li facciamo tutti, ma in una SALA VAR non si può fare questo errore. O è una mancanza di rispetto o non c'è qualcosa che non so, sono in difficoltà a commentare. Non è giusto ciò che è successo oggi. I tifosi del Verona tornano a casa con un grande torto. Oggi è successa una cosa molto grave. Quello di oggi non è un errore, è una mancanza di rispetto. Così è troppo".

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Concetti ribaditi anche in conferenza stampa - "Gli errori li facciamo tutti, i giocatori, gli allenatori, gli arbitri, li facciamo in buonafede. Quello che è successo oggi è assurdo, non è concepibile non intervenire per annullare il gol. Io non lo accetto, questo non è un errore. Io non ho mai parlato del Var, perché mi fido del calcio, ma oggi è stato veramente una cosa vergognosa" - che l'hanno però messo nel mirino della Procura Federale. Le sue frasi, infatti, sono state giudicate "lesive" - quel "c'è qualcosa che non so" allusivo in particolare - e il procuratore federale Chiné potrà procedere con la squalifica. Sogliano verrà ascoltato dalla procura già oggi pomeriggio, in un’audizione che stabilirà se esistono i termini per il deferimento. Potrà evitarlo solo se tornerà indietro su quelle frasi, sottolinea il Corriere dello Sport.