Patrice Evra si racconta in una lunga intervista a Repubblica, eccone alcuni passaggi.

RITORNO ALLEGRI - “Ho rispetto per Sarri. Pirlo ha fatto un buon lavoro. Ma come ho detto al presidente Agnelli, Allegri non avrebbe mai dovuto lasciare la squadra nel 2019. Per la passione e l’amore che ha per la Juve, nonostante molti tifosi all’inizio lo odiassero o si lamentassero di lui. Allegri è un vero “gobbo”, è l’allenatore juventino per eccellenza. Poi certo, tornare non è mai facile. Qualche settimana fa gli ho detto: “Molto è cambiato alla Juve, devi riadattarti anche tu, soprattutto ai giocatori più giovani, che magari sono più spaventati. Non essere troppo duro con loro”.

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NUOVI ALLA JUVE - “Ripeto, non voglio sembrare un vecchio trombone. Ma oggi in molti giovani mancano carattere, personalità, creatività. Inoltre, in generale, vengono sempre più trattati come robot. Anche nei passaggi, ogni cosa è dettata dall’alto. Nel calcio moderno, un Ronaldinho che fa di testa sua e salta due-tre avversari sarebbe un problema. Inoltre, oggi non puoi nemmeno sgridare un calciatore, altrimenti chiama l’agente in lacrime. Ricordo invece Sir Alex Ferguson, che ti minacciava così: “Se non fai quello che ti dico, straccio il tuo contratto con lo United!”. Altri tempi”.