Due stagioni e mezzo alla Juventus per Patrice Evra. L'ex terzino francese in bianconero ha vinto due scudetti, due Coppe Italia e una Supercoppa italiana prima di andare in Francia al Marsiglia. A distanza di anni ha raccontato la sua esperienza in Italia, una delle più complicate della sua carriera: "Ho vinto tanto con il Manchester United, ma in confronto all'esperienza alla Juve è stata una vacanza - ha detto Evra a Sky Sports - Sia per il modo in cui si lavora, sia per l'organizzazione: si va in albergo due giorni prima della partita, ci si allena il giorno stesso. Ti controllano tutto e hai un solo giorno libero al mese. Ho visto alcuni giocatori vomitare e finire comunque gli allenamenti. Sono orgoglioso di me stesso, perché mentalmente giocare nella Juve è stata una delle sfide più difficili della mia vita. Chi dice che è più facile lavorare in Italia probabilmente non è nemmeno in grado di allenarsi lì".

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RONALDO - ​"Ricordo di aver parlato con lui quando ha vinto il suo primo Pallone d'Oro e mi disse che doveva vincerne almeno altri cinque ed è quello che ha fatto. Non sono sorpreso: è il miglior giocatore con cui abbia mai giocato. Lui era quello che, se l'allenamento era alle 10, arrivava al campo alle 8. Ed era anche l'ultimo ad andarsene. Ecco perché quando lo confrontiamo con Messi, io scelgo sempre CR7. E' una macchina: vuole essere il più bello, quello che si veste bene, il migliore in assoluto e lavora ogni giorno per diventarlo. Giocava a ping-pong con Rio Ferdinand e quando perse, tutti ridevano. Due settimane dopo, Cristiano acquistò un tavolo da ping-pong. Si esercitò e disse che si sarebbe vendicato. Rio gli consigliò di evitare un'altra umiliazione, ma hanno giocato e Cristiano ha vinto. Questo dice molto della sua mentalità. Prima di firmare per la Juventus, mi ha chiamato 20 minuti prima e mi chiese perchè questo club fosse così speciale. Io gli spiegai che il modo di allenarsi si adattava alla cultura del club. Mi richiamò per dirmi che avevo perfettamente ragione e che continuerà a giocare fino a quando avrà 40 anni".