Filippo Delli Carri è una delle colonne della difesa a tre della Juve Under 23 di Zauli. Fino ad oggi ha collezionato 13 presenze in 17 partite e contro l’Olbia si è tolto la soddisfazione di scendere in campo con la fascia da capitano. Al rientro dopo la sosta natalizia, però, Delli Carri non scenderà in campo per squalifica: il difensore è stato protagonista in negativo nella sfida contro la capolista Renate, persa con il risultato di 2 a 1. Dopo un’ottima prestazione, un’ingenuità ha rovinato la sua partita e quella della squadra: all’83’, infatti, è stato espulso per un pestone ai danni di un avversario che ha lasciato i bianconeri in 10 e ha concesso un rigore al Renate. Partiamo dai punti deboli, quindi, quanto visto nell’ultimo match dimostra ancora scarsa maturità – nonostante Delli Carri (classe ’99) sia uno dei più esperti nell’Under 23 – da parte del giocatore ed episodi come questi rischiano di rallentare, se non precludere, la scalata fino alla prima squadra.

Esperienza da veterano e autorevolezza: Luca Coccolo, il Chiellini dell'Under 23
IL PROFILO – Se Filippo Delli Carri – figlio di Daniele, che ha all’attivo più di 400 partite tra i professionisti ed ex calciatore, tra le altre, di Torino, Fiorentina, Siena, Genoa e Pescara – si è conquistato la titolarità nella Juve Under 23 è perché le qualità ci sono. Il difensore sta collezionando in Lega Pro prestazioni convincenti in serie e la continuità è proprio uno dei suoi punti di forza. L’affidabilità, il tempismo e la precisione nei tackle hanno convinto Lamberto Zauli a schierarlo con regolarità. Nel corso di un’intervista a Juventus Tv, Delli Carri dichiarò di ispirarsi a Giorgio Chiellini: la determinazione nella fase difensiva, in effetti, ricorda molto lo spirito del capitano della prima squadra. Rispetto a Chiellini, però, il difensore dell’Under 23 partecipa molto di più allo sviluppo del gioco: ha buone proprietà tecniche e spesso è il primo che in fase di costruzione dal basso si prende la responsabilità di verticalizzare e far avanzare la squadra. L’espulsione contro il Renate rimane una macchia, soprattutto per gli effetti nefasti che ha avuto all’interno di un match delicato e che fino a quel momento i bianconeri stavano pareggiando. Scontata la squalifica, Delli Carri dovrà continuare a collezionare prestazioni di alto livello e dimostrare che Zauli, nel puntare su di lui, ha fatto la scelta giusta.