Bianconeri - Juventus Story
"Bianconeri - Juventus Story" (Black and White Stripes: The Juventus Story) ne è un esempio: il documentario indipendente (2016) è stato diretto dai fratelli Marco e Mauro La Villa. Questo film narra la storia della società bianconera, e del legame storico con la famiglia Agnelli, che dura fin dal 1923, costituendo il sodalizio imprenditoriale più antico e duraturo dello sport italiano.
Il film prende ispirazione da una frase di Gianni Agnelli, storico patron della Juventus, che riguardava la competizione tra le tre grandi squadre del calcio italiano (Juventus, Inter e Milan) per aggiungere nuove stelle alle loro maglie. Agnelli disse: «La vera gara tra noi e le milanesi sarà tra chi arriverà prima: noi a mettere la terza stella, loro la seconda». Questa dichiarazione si riferisce alla tradizione in Italia di aggiungere una stella sulla maglia per ogni dieci campionati vinti.
I film che menzionano la Juventus
Sono 7 i film che hanno una menzione, diretta o indiretta, per la Juventus.
Santa Maradona
"Santa Maradona" è una commedia italiana del 2001 diretta da Marco Ponti. Considerata una delle migliori commedie italiane dei primi anni Duemila, il film è ambientato a Torino e segue le vicende di quattro studenti universitari che cercano di trovare il proprio posto nel mondo.
Nonostante i protagonisti non dichiarino esplicitamente alcuna fede calcistica, c'è una scena memorabile in cui li vediamo sugli spalti del vecchio stadio Delle Alpi, intenti a guardare una partita di campionato tra la Juventus e l'Atalanta. Questa scena rappresenta un momento significativo del film, mostrando uno spaccato della vita torinese e del calcio come parte integrante della cultura e dell'esperienza quotidiana.
L'allenatore nel Pallone
Il protagonista del film è Oronzo Canà, interpretato da Lino Banfi, un allenatore di calcio che guida la Longobarda, una squadra immaginaria di Serie A, attraverso una serie di situazioni comiche e paradossali. La Juventus, essendo la squadra più potente e influente del decennio, viene spesso citata nel film.
Viene inoltre raffigurato Monsieur Platini: Michel Platini, stella francese della Juventus negli anni Ottanta, appare nel film (anche se interpretato da una controfigura) in una scena surreale ambientata nella nebbia dello Stadio Comunale di Torino.
Vacanze in America
Il film è noto per i suoi riferimenti calcistici, tipici del cinema italiano degli anni Ottanta, un periodo in cui il calcio era un tema popolare e ricorrente nelle commedie. Una delle scene più memorabili vede un gruppo di tifosi romanisti, capitanati da Claudio Amendola, incontrare un gruppo di tifosi juventini nella Death Valley.
La situazione degenera rapidamente in una partita di calcio improvvisata, che viene arbitrata da Don Buro, interpretato da Christian De Sica.
Al bar dello sport
Nel film, Lino frequenta un modesto bar alla periferia di Torino, dove incontra il muto Parola, interpretato da Jerry Calà. Parola consiglia a Lino di fare una scommessa clamorosa, puntando su una vittoria del Catania contro la Juventus, una delle squadre più forti del campionato. In una scena esilarante e sorprendente, il Catania vince la partita all'ultimo minuto grazie a un gol decisivo del bomber di provincia Aldo Cantarutti.
Eccezzziunale… veramente
Il film è composto da tre episodi, ognuno incentrato su uno dei tre tifosi interpretati da Abatantuono. Quello juventino? Felice La Pezza detto "Tirzan". Camionista, Felice è il protagonista del secondo episodio. La sua storia culmina in un'esperienza straordinaria quando, in occasione di una partita tra Milan e Juventus a San Siro, si ritrova in tribuna d'onore accanto a Giovanni Agnelli, chiamato affettuosamente "Cianne Agnello".
Il presidente del Borgorosso FC
Nella trama, Alberto Sordi interpreta Benito Fornaciari, un uomo che eredita dal padre la squadra di calcio di un piccolo paesino della Romagna, il Borgorosso Football Club, le cui maglie sono bianconere. Inizialmente disinteressato al calcio, Benito viene presto contagiato dalla febbre del tifo e diventa appassionato della sua nuova squadra.
In un'escalation di passione e follia calcistica, Benito decide di indebitarsi per portare al Borgorosso un grande nome del calcio: Omar Sivori, interpretato da sé stesso. Sivori, leggendario attaccante che aveva giocato per la Juventus e il Napoli, era già ritirato dal calcio professionistico da due anni all'epoca del film, ma accetta l'offerta di Benito. L'inclusione di Sivori nel film rappresenta uno degli esempi più celebri di calciatore che recita nel cinema italiano.
L'Inafferrabile 12
Alcune scene del film furono girate al Campo Sportivo Gianpiero Combi in via Filadelfia a Torino, che all'epoca era il centro d'allenamento della Juventus. Il film vanta anche la partecipazione di diverse stelle della Juventus dell'epoca, che interpretano sé stessi, tra cui: Boniperti, Carlo Parola, John Hansen e Alberto Piccinini.