Finalmente si riparte alla pari, senza pendenze. Dopo la paradossale ed interminabile scorsa stagione, intervallata dal Mondiale in Autunno, e condizionata per più della metà dai procedimenti sportivi a carico della Juventus (togli, metti, ritogli, patteggia, Europa si, Europa no) è arrivato il momento di mettersi definitivamente tutto alle spalle. Allegri non ha più scuse.

Dopo due partenze false, anzi falsissime, nel suo biennio Bis sulla panchina della Vecchia Signora, stavolta non può, assolutamente non deve, esser tagliato fuori dalla lotta scudetto dopo poche giornate. Sarebbe l’ennesimo fallimento da quando è tornato a Torino.

Le avversarie, chi più e chi meno, hanno cambiato pelle condizionate dal calciomercato più povero di sempre in entrata perché con l’avvento degli arabi e degli emiri nonostante cessioni a prezzi anche esagerati è davvero difficile portare in Italia dei veri top-player. Tanti buoni giocatori e buone promesse ma nessun vero campione a spostare gli equilibri.

Zakaria, De Winter, Luca Pellegrini e Rovella: la Juve fa cassa in attesa di capire se toccherà anche a Vlahovic, Pogba e Bonucci
Parte quindi con i favori del pronostico il Napoli campione, anche se però senza Spalletti, Kim e Giuntoli sarà dura riconfermarsi. Così come sarà dura per l’Inter vincere lo scudetto senza i gol di Dzeko, Lukaku e le parate di Onana. I giocatori che sono arrivati per rimpiazzarli appaiono in partenza nettamente inferiori.

Cantiere aperto anche in casa Milan dove la cessione a peso d’oro di Tonali ha finanziato l’arrivo di tanti buoni e giovani giocatori che spesso nelle rispettive precedenti squadre facevano panchina o non avevano trovato lo spazio che cercavano.

Le due romane appaiono sullo stesso livello dell’anno scorso con la Lazio che dovrà far fronte alla cessione di Milinkovic Savic ed al doppio impegno con la Champions League senza disporre di una rosa adeguata e la Roma che ha rimpiazzato la scommessa (persa) Wijnaldum con quella di Renato Sanches, senza un attaccante di livello e con il ritorno di Paredes che già alla Juve è apparso ampiamente nella fase calante della sua carriera.

Resta quindi da valutare l’Atalanta di Gasperini che, come al solito comprando e vendendo tantissimo (e anche bene), cercherà di ricostruire il miracolo sportivo degli ultimi anni.

In tutto questo contesto va collocata la Juventus, che al netto della partecipazione in Europa negata, si potrà concentrare su un unico obiettivo con una squadra che, nonostante le premesse di inizio sessione di calciomercato, è riuscita a resistere agli assalti a tutti i suoi gioielli e quindi si presenterà ai nastri di partenza con l’obbligo di giocarsi lo scudetto sino in fondo.
Qualsiasi altro risultato sarebbe un fallimento, l’ennesimo di Allegri.

@stefanodiscreti