Da Haifa a Napoli, due sconfitte pesanti, pesantissime per la Juventus. Non digerite ancora dai tifosi ma soprattutto dai vertici del club bianconero. Dall'undici ottobre sono passati nemmeno 100 giorni eppure Haifa e Napoli sembrano così vicine, il legame tra le due? La Juventus. La disfatta di Haifa, ricordiamolo, è costata ai bianconeri l'eliminazione dalla Champions League. Danno economico e di immagine non indifferente che da subito ha fatto scaturire delle riflessioni in casa bianconera. 

LE RIFLESSIONI - Come riferisce La Gazzetta dello Sport, la società è stata ribaltata dal terremoto del 28 novembre e dalle dimissioni del cda e del presidente Andrea Agnelli, che a Napoli ha chiuso nel peggiore dei modi il suo ciclo vincente. Nel frattempo c’è stata la resurrezione della squadra, guidata da Allegri verso le 8 vittorie consecutive senza subire gol. Ma di universale, tra Haifa e Napoli, c’è la delusione dei vertici. Per avere i primi bilanci si dovrà aspettare la primavera, la sensazione però è che la posizione di Massimiliano Allegri possa essere in discussione.

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DA CONTE A ZIDANE - Un divorzio anticipato da Allegri costerebbe molto alle casse bianconere, che dovrebbero essere pronte ad una spesa compresa tra i 60 e i 90 milioni di euro. I vertici sperano di proseguire con Max, il che significherebbe che la Vecchia Signora ha raggiunto gli obiettivi sperati. Nomi caldi sono quello di Antonio Conte, che ancora con il Tottenham non ha rinnovato e Zinedine Zidane che è attualmente libero. Ora Allegri dovrà giocarsi le sue carte per provare a tenersi stretta la panchina della Juve, a suon di risultati.