IL PROGETTO - "Mi porto dentro la prima cena con Davide (Leonardi, fondatore degli Insuperabili, ndr.). Sono passati 10 anni, c’era questo progetto e Davide lavorava ancora in banca. Si è lanciato iniziando a sognare. Cercando di crescere, arrivando a fine anno in mezzo a mille peripezie. Ho cercato di dargli una mano con la presenza e con la continuità. Ora un punto che non potevamo sognare. Il merito è gran parte suo e di chi lavora qui. Con i ragazzi mi alleno una o due volte l’anno, ma quasi sempre piove... A me aprono il cuore, sono ragazzi con una grande forza d’animo. Con alcuni di loro sono in contatto, mi scrivono durante il giorno. Sono una bella realtà. Un po’ di progetti li abbiamo portati avanti, altri li aggiungeremo. Grazie ad Andrea (Giustini, presidente di Ecoridania, ndr.), mi aveva colpito l’entusiasmo e la fermezza nel realizzare quanto si diceva. La Fondazione è un passo importante per entrambi, tante responsabilità. Ma è bello, è gratificante. Abbiamo ancora tanto da fare".
CENTRO SPORTIVO - “Lo vogliamo fare a Torino. Valutazioni in corso, non è semplice trovarlo. Quando troveremo un centro compatibile, ci sarà tutto…”.
DYBALA - “Ho parlato di Paulo come compagno, poi ho fatto una valutazione. Sta lavorando bene in questi giorni e speriamo di averlo in campo. Spero di riuscire a tornare in campo settimana prossima. Poi devi tornare a vedere con i carichi. Dopo un mese tribolato sono contento”.
NAZIONALE - “Ci pensiamo tutti. Credo che è importante vivere tutto con entusiasmo. Con la giusta serenità e non come un peso. Il mister lo sa, ha fatto un tour dell’Italia per vedere i ragazzi. È una garanzia per tutto il Paese”.