Cosa sta succedendo a Timothy Weah? Unico acquisto a titolo definitivo della Juventus in estate sembrava dover essere il titolare inamovibile sulla fascia destra, ma dopo le prime settimane il suo impiego è cambiato e il suo ruolo... anche. "Un buon cambio" lo ha definito Allegri, che nelle amichevoli precampionato lo aveva messo al centro della manovra, salvo poi piano piano farlo indietreggiare: la sostituzione all’intervallo con l’Udinese, dovuta a una botta, poi la prestazione così così contro il Bologna, e infine le quattro panchine consecutive con Empoli, Lazio, Sassuolo e Lecce sono il segno di un percorso in cui qualcosa è cambiato. Questione di forma? O altro?

PAZIENZA - Sembra essere "pazienza" la parola chiave. Sì, perché Weah ha 23 anni e non ha mai fatto il quinto di centrocampo, ma solo l'ala, come gioca anche con gli Usa, o il terzino, come visto con il Lille lo scorso anno. L'intuizione di Paulo Fonseca l'ha portato nel mirino della Juve e gli ha consegnato il presente in bianconero,  con la Juve che l'ha preso con l’idea di plasmarlo anche per la mediana a cinque di Massimiliano Allegri. L’impatto iniziale è stato più che positivo, ma alla Continassa sapevano che sarebbe servito tempo per trovare una certa stabilità. Come scrive la Gazzetta, "l’ha spiegato lo stesso Max, anche di recente, quando a Empoli ha messo l’americano in panchina per la prima volta: «Il campionato italiano è molto tattico, ti stanca mentalmente». Come a dire, caro Tim devi fare uno step in più per assimilare il nuovo ruolo e abituarti a un calcio meno atletico e più cerebrale come quello della Serie A, poi arriverà il tuo tempo. Basta avere pazienza".