Giovanni Galeone, ex allenatore e amico di Massimiliano Allegri, ha parlato alla Gazzetta dello Sport: «Conosco bene Max e non l’ho mai dato per spacciato. Come ho detto tante volte: soltanto lui avrebbe potuto sistemare la situazione. E infatti dall’ottavo posto è risalito al terzo. E manca più di mezzo campionato alla fine…».

RIMONTA - «La vedo dura perché non credo che il Napoli rallenterà nel 2023. E poi anche l’Inter è forte. Adesso è difficile fare previsioni: bisognerà vedere come e quanto inciderà il Mondiale, che sicuramente avrà un peso sulla seconda parte della stagione . Però…Max ha  trovato la quadra. E non è soltanto una questione di sistema di gioco e difesa a tre, che comunque mi sembra l’assetto migliore per questa Juventus. Contro la Lazio ho visto la prima partita vera, giocata da squadra per novanta minuti».

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NOTE POSITIVE - «Ho visto una Juventus che ruba palla e va subito a colpire. Senza tanti passaggi e senza gestire. Questa squadra non ha Pirlo, Khedira o Barzagli, che sono stati grandissimi professori. E non ha nemmeno Mandzukic, che non era un cavallone come dicevano in tanti: Mario non perdeva mai un pallone. La Juventus attuale non ha la tecnica di un tempo e non può gestire, deve sempre cercare di concludere l’azione. Come ha fatto contro la Lazio. I bianconeri devono essere diretti e concreti come Rabiot, che per Allegri è giustamente intoccabile».

VLAHOVIC - «Al di là dei recenti problemi fisici, Dusan non ha ancora effettuato il salto che mi sarei aspettato. Come talento non si discute, ma per essere il centravanti della Juventus deve migliorare tecnicamente e innervosirsi un po’ di meno».

I BIG AL RIENTRO - «Innanzitutto bisognerà capire come rientrerà Pogba, che non gioca da mesi. Chiesa l’ho visto bene quando è entrato contro la Lazio, ma dopo un infortunio così grave al ginocchio è giusto dargli il tempo per ritrovare la forma migliore. Di Maria? Beh, lui se sta bene è un super campione. Però Allegri avrebbe bisogno anche di altro per rinforzare la squadra».

MERCATO - «Max ha bisogno soprattutto di un centrale di piede mancino. Bremer si trova meglio al centro e Danilo a destra. A gennaio è dura arrivare a un big. L’ideale, per l’estate, sarebbe uno come Koulibaly. Io ho un debole anche per Pavlovic, il difensore della Serbia e del Salisburgo».