Giovanni Galeone, mentore e amico di Massimiliano Allegri, ha parlato alla Gazzetta dello Sport tracciando il disegno del momento bianconero e di Max: «L’ho sentito poco più di una settimana fa, prima della partita di Champions contro il Psg»,.

FLOP CHAMPIONS, SORPRESO? - «No. L’ho detto in estate e lo ripeto oggi: la Juventus al completo, con Di Maria, Chiesa, Pogba e gli altri infortunati è una squadra mediocre. Senza si scende ancora più in basso e si possono fare figure come quella contro il Benfica».

ALLEGRI E IL MERCATO - «Se vogliamo rimproverare qualcosa a Max dobbiamo tornare innanzitutto alle scelte di mercato. Io mi aspettavo facesse sentire di più la sua voce su acquisti e cessioni, invece non mi sembra sia successo. Anche Paredes, di cui si è parlato come fosse un campione, non è di certo Pirlo. Poi andiamo sul presente: i giocatori a disposizione sono questi, al netto degli infortuni, ma è chiaro che quanto stiamo vedendo non può bastare. Allegri dovrebbe fare un miracolo non per passare il girone di Champions, per cui i tanto decantati 10 punti per me potrebbero non bastare, ma anche solo per qualificarsi per la Champions del prossimo anno finendo nelle prime quattro in Serie A».

16 settembre 1912: ecco il pupillo di Agnelli
I TIFOSI VOGLIONO DI PIU' - «Su questo hanno ragione. Servirebbe il primo Max visto alla Juve, quello che aveva colpi di genio e letture straordinarie sulle partite e sui calciatori. Invece vedo che il canovaccio delle gare dei bianconeri è sempre uguale e non mi piace. Partenze promettenti, prima di spegnere la luce, soprattutto se si tratta di gestire il vantaggio. Ok, mancano professori di calcio in campo come erano Barzagli o Khedira, ma Allegri deve inventarsi qualcosa, se no la vedo male».