CONQUISTATO - "In tutte le professioni credo sia fondamentale la gavetta. Esiste un percorso che segna le tappe: allenatore di C, di una Serie B modesta, di una grande di B, di una medio-piccola di A e infine di una big come Milan, Inter e Juve. Max ha seguito il cammino passo dopo passo, un itinerario di vita e di carriera: allena da quasi vent’anni, dalla C2 con l’Aglianese alla vittoria della C1 con il Sassuolo. E poi dal Cagliari al Milan. Così diventa più facile vivere una professione".
AL MILAN - "Tra il 2008 e il 2010 con il Milan di Ancelotti prima e Leonardo dopo giochiamo a Cagliari e incontro Max mentre dall’interno dello stadio usciamo verso il campo. Gli dico e glielo ripeto l’anno dopo: “Lei ha il physique du role dell’allenatore del Milan”. Aveva tutto, conoscenze tecniche, tattiche e sì, anche l’aspetto estetico. Conta tutto quando devi allenare al top. Quando Leo lascia lo chiamo. Cellino fu molto carino a liberarlo subito per noi".
IL PERCORSO - "In realtà le squadre di Max avevano una grande vocazione internazionale: per quattro anni consecutivi il Milan si qualificò per gli ottavi di finale Champions. E nel 2012-2013 fece un miracolo sportivo con la conquista del terzo posto a Siena, all’ultima giornata: era il primo Milan senza il gruppo dei senatori e senza Ibrahimovic e Thiago Silva, due che ancora oggi fanno la differenza".
CON I GIOCATORI - "Se inizi a trattare con i giocatori di Serie D negli anni ti sarà più semplice relazionarti anche a un Pallone d’Oro. In tutto è come a scuola: c’è la materna, le elementari, ci sono le medie, il liceo, l’università e i master".
ALLEGRI OGGI - "Un allenatore pronto per i primi tre-quattro club d’Europa. Squadre che fai fatica ad allenare di colpo, da un giorno all’altro. Lui ha seguito il percorso corretto e necessario per arrivare ai vertici. Non è nato professore ma lo è diventato e io non credo ai “nati pronti”. La scuola serve eccome: ok il talento ma stare sui banchi è determinante. Oggi Max è un allenatore completo, che conosce perfettamente il mestiere. Ha visto tutto e con un bagaglio di esperienza enorme fai fatica a sbagliare. Se fai tutti i gradini, non cadi".
AL MONZA? - "Mai fatto un tentativo. Max oggi è al top d’Europa. La Juve ha fatto un grande colpo, ha preso il migliore sul mercato. È un segnale ai giocatori, ai tifosi, a tutto l’ambiente e anche alle altre squadre. Con Max dici chiaramente che non ti va bene arrivare quarto".