MONDIALE – "È stato difficile non esserci, mi sono concentrata sul calcio giocato. Non davo per scontato nulla, ero a disposizione, come le mie compagne. Stavo bene fisicamente e lo avevo dimostrato. Avevo giocato con continuità nell’ultimo periodo, scoprirmi fuori mi ha amareggiata. Resto convinta che la mia esperienza, 130 presenze in Nazionale, potesse essere di supporto sotto ogni punto di vista. Mi sento calciatrice quindi utile in campo, in panchina e nello spogliatoio".
CONFRONTO CON BERTOLINI – "No. C’era solo una decisione da accettare e l’ho fatto. Ho preferito non reagire per evitare strumentalizzazioni che potessero nuocere alle azzurre".
FEDERAZIONE – "Quando non si ottengono i risultati attesi si cerca la causa principale. L’analisi del presidente Gravina è stata condivisibile: sono mancati più elementi dentro e fuori dal campo".
SFOGO DELLE COMPAGNE – "Conosco bene le mie compagne. Comprendo l’amarezza di dover affrontare una delusione sportiva e non solo. Non le giudico. Parlare a caldo non è mai una soluzione, ma conosco le ragioni profonde dello sfogo".
NUOVO CT – "Uno o una brava. Il genere non mi interessa, uomo e donne hanno stile diversi, ma conta che sappiano parlare di calcio e quella è una lingua comune: la differenza sta tra chi la conosce e chi no. Persona che ha lavorato nel femminile? Non lo escludo, accolgo chiunque porti grandi capacità o conoscenza. Non voglio chi è da tutta la vita nel nostro calcio senza stare al massimo, così come non serve qualcuno che abbia doti evidenti e sia disinteressato. Mi interessa solo la competenza".
NUOVA DIRIGENZA – "Non cambia nulla, non abbiamo mai smesso di sentire il supporto, ci sono sempre state date le condizioni migliori e capiamo di valere delle novità, per esempio il nuovo sponsor di maglia, la piattaforma Fem, del gruppo Gedi".