Sara Gama ha presentato oggi il documentario 'Numero 3, Sara Gama' edito da Rai, in conferenza stampa. Le sue parole:

VIALLI - "Torno indietro, sono contenta di essere qui oggi, mi dispiace molto per la perdita di Vialli. In questo momento di grande dolore posso essere solo onorata di dare un tributo in questo contesto. Credo sia stato un grande esempio, non ho potuto conoscerlo bene ma mi ha trasmesso grandi cose da lontano, non capita sempre, sono contenta di dedicargli qualcosa".

RINGRAZIAMENTI - "Parto dai ringraziamenti, voglio ringraziare innanzitutto le mie compagne che hanno appena parlato e quasi mi hanno commossa, meno male che Cristiana stempera sempre. Sono contenta siano qui. Ringrazio gli amici e chi ha dato un contributo al documentario, il direttore che ha permesso tutto questo. Chi ha collaborato per questo. Grazie al presidente Gravina e a Umberto Calcagno per essere qui. Mi ha colpito ciò che è stato detto, bello riguardarsi indietro e tutto quello che è stato fatto insieme. Ringrazio tutti quelli che interverranno nel documentario che vedrete".

Spalletti: 'Partita non determinante. La Juve tra le più forti'
AGATA - "Agata è la bambina che la fa mia controfigura nel documentario. Senza la voglia che si ha quando si è piccoli non si va avanti. Fondamentale specialmente per il calcio che è uno sport con una componente di divertimento importante, quando viene a mancare non è la stessa cosa. Una componente di fantasia e relazioni non quantificabile ma che si basa sul lato istintivo e umano. Oggi spesso incardiniamo con testa e tattica ma alla fine il calcio è il gioco già bello del mondo perchè è imprevedibile. Io tengo sempre a mente lo spirito di Agata, non è semplice ma oggi mi chiedo se non sia solo quella la cosa importante da mantenere e forse è dove uno deve ritornare prima di chiudere le cose".