JURIC E IL NONNO - "Quando l'ho sentito al telefono ho ricevuto una scossa di adrenalina incredibile perché è un grande motivatore. Mi ha spiegato: 'Ti muoverai inizialmente sulla destra, poi...'. Poi mi hanno avvisato che c'era l'offerta concreta della Juve: mio nonno, granata, mi ha aperto casa dopo le visite lampo alla Continassa in lacrime. Era felice per me".
CHI E' GATTI - "Uso la testa, ora che sono bianconero ancora di più".
MODELLO - "A parte Chiellini e Bonucci, dico Demiral e Skriniar. Mi piace la loro cattiveria, non mollano mai di un centimetro".
ALLA JUVE - "Come mi vedo? Non di passaggio, anche se le decisioni sono di club e allenatore. Ho una voglia matta di dimostrare che sono all'altezza".
LA STORIA - "Spero sia una bella favola da raccontare. In Italia è pieno di giovani bravi, serve coraggio. La B quest'anno è una piccola miniera di promesse".
LA CHIAMATA - "Ho avuto pochissimo tempo per devidere, ancora rivivo quei momenti. Mi hanno avvertito i miei agenti, mi sono sentito con i compagni di squadra più anziani ed esperti e ho scelto la Juve in 20 minuti".
LA MISSIONE - "Sono pronto a giocarmi le mie carte con testa, personalità e carattere. Le porte in faccia fanno crescere, il lavoro ti aiuta e ti forma. Frosinone? Sempre grato, onorerò questa maglia fino all'ultimo".