Andrea Di Caro, nel suo commento su La Gazzetta dello Sport, sottolinea il dominio della Juventus in Serie A:

“È finito con la diciassettesima vittoria della Juve in 19 partite (con due pareggi) il girone d’andata meno combattuto del secondo millennio. Il successo sofferto contro la Samp, con il brivido finale del 2­2 annullato per fuorigioco, è l'ultima perla di una lunga collana che ha reso il 2018 l’anno dei record per Allegri e la sua truppa. Numeri che mettono paura ed evidenziano un dominio nettissimo e superiore a qualsiasi aspettativa anche dei più appassionati tifosi bianconeri. I punti conquistati nel 2018 sono 101, in questo girone 53, la proiezione finale porterebbe i bianconeri addirittura a 106, 4 in più del record di 102 stabilito dalla Juve di Conte (…). Ma i numeri celebrativi evidenziano anche i distacchi monstre da avversari che sembrano partecipare solo a un lungo monologo bianconero: +9 sulla seconda, +14 sulla terza, +21 sulla quarta... La competitività del campionato non esiste. E se al momento non c’è storia per il primo posto, non è che scendendo si migliora granché (…) Ha colpe la Juve del suo dominio? No, certo. Qualche responsabilità possiamo addebitarla al Napoli che ha perso male a Genova con la Samp e pareggiato in modo assurdo col Chievo in casa. Poteva fare qualche punto in più. L’Inter lo scorso anno ha chiuso quarta ed ora è terza, ma dall'instant team costruito in estate ci si aspettava molto di più. Oggi la classifica è rassicurante ma la Juve resta lontanissima”.