Le motivazioni del Collegio di Garanzia dello Sport pubblicate ieri confermano una cosa: l’impianto accusatorio costruito dal procuratore federale Chiné è confermato, definito solido. Resta, dunque, l’articolo 4 e la mancata lealtà. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, la vittoria della linea della Procura, per quel che riguarda le plusvalenze, porterebbe Chiné ad un’apertura sul fronte del patteggiamento per la manovra stipendi, il secondo filone su cui la Juventus dovrà essere giudicata.
 
PATTEGGIAMENTO - Nel caso, dovrà essere proprio la Juventus a chiedere il patteggiamento (c’è tempo fino a fine mese): “Chinè potrebbe accettare una semplice maxi multa o comunque per impedire il processo è necessario un accordo per almeno 1-2 punti di penalizzazione? Più semplice ipotizzare che la semplice multa possa costituire una strada utile per la Juve. Che ha sempre proclamato la sua innocenza in tutte e due i filoni.Quanto all’idea di un patteggiamento vietato nel caso di “recidività”, l’inciampo, chiamiamolo così, non sarebbe tale. Il fatto che in tutte e due le vicende giudiziario-sportivo c’entri l’articolo 4 non indica la stessa tipologia di contestazioni”.
 
Juve Primavera, chi è Anghelé: l’attaccante ‘silenzioso’ che sta impressionando Montero
DUE SCENARI – Sempre la Rosea, nel fare una fotografia della situazione, ipotizza due scenari: “Il primo: una penalizzazione consistente per la Juve nel processo plusvalenze, il patteggiamento con una maxi multa (o uno o due punti di penalizzazione) nel quadro di questo ragionamento: i comportamenti di mancata lealtà attraversano i due filoni e una sanzione fortemente afflittiva da una parte dovrebbe in gran parte soddisfare una richiesta di giustizia da parte della procura federale. Questo scenario, però, metterebbe a rischio non solo la Champions, ma anche l’Europa League. Al tempo stesso, sventerebbe o comunque ridurrebbe le possibilità di un pesante intervento della Uefa, che al momento attuale invece non si può escludere. Il secondo è molto diverso. Per entrarci bisogna però intanto ricordare che dalla società non filtra nulla rispetto alla linea difensiva da poter tenere nel processo e nel rapporto con la procura federale. Si tratta solo di una nostra ipotesi: i legali bianconeri potrebbero cercare di giungere a una penalizzazione il più possibile contenuta puntando proprio sul tema della “proporzionalità”, magari tirando in ballo anche il cambio di gruppo dirigente rispetto agli anni “incriminati”, chiedendo uno spostamento dell’afflittività alla prossima stagione. L’articolo 8 prevede che «se la penalizzazione sul punteggio è inefficace in termini di afflittività nella stagione sportiva in corso è fatta scontare, in tutto o in parte, nella stagione sportiva seguente». Questa soluzione, però, potrebbe amplificare il fronte Uefa. E ci potrebbe essere anche una coda giudiziaria in sede europea”.