Ci sono volute le ultime due partite del 2023 ma alla fine Kenan Yildiz si è preso la scena  Il 2024 può essere l’anno della definitiva esplosione del talento turco. Se lo augurano un po’ tutti, da Massimiliano Allegri che l’ha lanciato a Cristiano Giuntoli che l’ha tolto senza indugi dal mercato. Yildiz non si vende, è il futuro della Juve. 

Ora che Chiesa è tornato dopo il fastidio al tendine rotuleo (aspettando il rientro di Kean), lo spazio in attacco si riduce, con solo due posti per cinque giocatori. Adesso la Juve è chiamata al doppio confronto con la Salernitana, il primo giovedì in Coppa Italia. Ad aspettare la vincitrice c'è il Frosinone e passare il turno per il tecnico è doppiamente importante; da una parte l'obiettivo di vincere un trofeo dopo diversi anni, dall'altro la possibilità di dare minutaggio a tutti, compreso Yildiz.

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Anche perché è difficile che le panchine di Chiesa (o Vlahovic con il Frosinone), possano diventare una costante. Come fare allora per dare continuità alla crescita di Kenan? L'ex Bayern Monaco non è una seconda punta pura, ma sia in Primavera che poi in NextGen e nelle amichevoli estive con la prima squadra è stato provato spesso in altri ruoli. Da trequartista, ala e interno di centrocampo. Un jolly di qualità per Allegri, che potrebbe far pensare all'allenatore anche variazioni tattiche, dall'inizio o a partita in corso.

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La più affascinante è quella con Kenan e Chiesa contemporaneamente in campo, dietro a una prima punta. Sinora è solamente una suggestione, perché il 3-5-2 ha dato certezze e stabilità alla squadra. Ma mai dire mai. In allenamento Max ha già provato la difesa a quattro, scontato non si precluda anche l’ipotesi di un cambio a centrocampo (due mediani?), aggiungendo così un uomo in avanti. Di certo sarebbe una Juve con un grado di imprevedibilità e pericolosità in più.