Tutta una questione di ritmo e su questo Massimiliano Allegri aveva insistito nella conferenza pre partita. La Juventus lo prende già nei primi minuti, così come il pallino del gioco. Certo, è sempre la stessa squadra con la stessa idea di gioco: tanto possesso e occasioni che latitano.
Ma c’è chi ha il piede, l’estro e la forza di cambiare le note nello spartito e trasformare un lento in una mazurca. C’è Cambiaso che non trema di fronte ai suoi ex tifosi, c’è soprattutto Chiesa che dà sempre la sensazione di poter creare qualcosa di pericoloso. E c’è Vlahovic, luci e ombre in questo primo tempo.
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