Ryan Giggs, ex compagno di squadra di Ronaldo ai tempi del Manchester United e attuale allenatore del Galles di Aaron Ramsey, parla a BeInSports di CR7:  "Non segnò nelle prime 20-25 partite di Champions, non avresti mai potuto immaginare che sarebbe diventato uno dei migliori marcatori della storia del calcio - dichiara -. Ma si è voluto dall'essere un calciatore che giocava largo, a volte attaccante, fino a diventare un giocatore che ha così tanto impatto. Ho visto dal vivo la finale di Champions un paio di anni fa. Real-Juve, non l'avevo visto dal vivo da due anni circa. Non aiutava molto nella costruzione ma quando è dentro o intorno all'area si accende, prende la palla. Segna in tutti i modi e quando lo puoi fare in maniera consistente come fa, devi essere considerato uno dei più grandi di sempre".

Galles, Giggs ha deciso: così gestirà Ramsey
UNITED - "Quando era arrivato allo United era molto giovane, avevamo giocato contro in preparazione e vedevamo il suo talento. Alla prima partita contro il Bolton non passava la palla, troppi dribbling e molte simulazioni. Era frustrato, non fu semplice ma all’improvviso è cambiato tutto. All'improvviso tutti noi sapevamo che dovevamo passare la palla a Cristiano. Anche in una squadra con gente come Rooney, Scholes e Tevez noi sapevamo che dovevamo passarla a CR7 per uscire da situazioni difficili. Solo lui poteva fare la differenza. Lui riusciva a farti uscire da situazioni difficili e decidere la partita. Alcuni diventano grandi in un particolare momento della carriera ma lui ha ripetuto grandi prestazioni, uniche, in tanti club. Dal Manchester United al Real Madrid e ora alla Juventus. Ha adattato negli anni il suo stile di gioco. In area è letale. Ti mangia vivo. Dribbla, passa la palla, usa il destro e il sinistro. Non c’è alcun dubbio che debba essere considerato tra i migliori di sempre".