Massimo Giletti, a Tuttosport, parla di Dybala: "Nessuno può chiedere un rinnovo a quelle cifre e il calcio italiano non può permetterselo. Dybala dovrebbe conoscere il mondo in cui stiamo vivendo. Lo sa che il contesto è cambiato? Altro che l’attaccamento e i baci alla maglia: sono gesti stereotipati, è retorica. Eppure io ho spinto fortemente perché la Juventus acquistasse Dybala. Ricordo una cena a Roma: ero con Nedved , Marotta , Paratici , parlai a lungo con loro dell’argentino che avrebbe potuto far fare un salto di qualità tecnico alla squadra. Ed è stato così. Però oggi c’è un problema di collocazione: dove lo fai giocare? E poi sei davvero un leader o un campione? Allora devi esserlo sempre. Purtroppo, anche a causa dei tanti infortuni, con Dybala non è stato così e lo dico con grande dispiacere. Capisco la società: prima di firmare un contratto da 80 milioni, ci pensa bene. Se poi Dybala troverà chi gli dà quei soldi, nessuno potrà dire nulla. Ma se rinnovi, lo fai alle giuste condizioni, resti un anno e casomai cambi dopo. La Juve ha dato tanto a Paulo. E non credo che la società sia così folle da mandarlo via senza avere un giocatore pronto, decisivo, di grande livello. Come Vlahovic . Sarebbe un doppio errore strategico".