JUVE - "Ammetto che mi aspettavo di vederli in corsa per lo scudetto perché la Juve è sempre la Juventus. Al di là della classifica e della partenza negli ultimi giorni di Cristiano Ronaldo, il loro miglior giocatore, hanno comunque un organico fatto di elementi importanti come per esempio Dybala, il loro playmaker offensivo, un elemento chiave e un campione. Forse hanno pagato i tanti infortuni, ma a livello di qualità e quantità sono tra i migliori d'Italia. Ecco perché non mi fido della Juventus: è in un buon momento e dovremo affrontarla nel giusto modo (...) Cosa temo di più? Là davanti hanno molte opzioni: oltre a Dybala, ci sono Morata, che ultimamente non ha giocato molto perché è stato coinvolto in discorsi di mercato, Kean, tornato in Italia dopo l'esperienza all'estero, e Kulusevski. Non c'è un solo elemento che può fare la differenza e dal quale devi guardarti".
VICINO ALLA JUVE - "E' successo nell'estate 2020, con Pirlo allenatore, ma ho preferito restare al Chelsea dove volevo giocarmi le mie chance. Visto come si è conclusa la stagione (vittoria della Champions, ndr), ho preso la decisione".
SERRA - "Ha subito capito di aver sbagliato: ha chiesto scusa e gli si leggeva in faccia che era dispiaciuto. Purtroppo si è trattato di una situazione di gioco che è accaduta e sulla quale non possiamo fare niente. Dovevamo vincere e invece abbiamo perso. Messa così, è davvero tanto frustrante, ma penso che anche noi abbiamo le nostre responsabilità: potevamo chiudere il confronto segnando il 2-0 e non ci siamo riusciti. Ora è necessario usare questa frustrazione che ci è rimasta dentro per fare bene contro la Juventus".