Mattia Grassani, avvocato del Napoli, ha parlato delle indagini su Aurelio De Laurentiis, accusato di falso in bilancio collegato all'affare Osimhen. Ecco le sue dichiarazioni: «Napoli sereno? Serenissimo. Chiariamolo subito: non esiste una nuova indagine penale che riguarda De Laurentiis. I magistrati di Napoli hanno aperto tempo fa un’indagine sull’affare Osimhen, acquistato nel 2020 dal Lilla e valutato circa 70 milioni, di cui 50 pagati subito e 20 in contropartite. A Napoli l’indagine riguardava i reati di dichiarazione fraudolenta e di falso in bilancio. La prima imputazione è stata ritenuta non meritevole di approfodimento. Rimarrebbe dunque il falso in bilancio». 
 
PROCURA ROMA - «Perché il bilancio del Napoli, come quello del Bari, è approvato a Roma, dove ha sede la FilmAuro. Si tratta di un atto dovuto. Ma in tema di plusvalenze c’è un precedente recentissimo che sarà un punto di riferimento». 
 
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ORSOLINI - «Esatto. A fine agosto il Bologna è stato prosciolto dalla stessa imputazione, cioè il reato falso in bilancio, per il trasferimento di Orsolini dalla Juventus al club rossoblù. Questo sarà, secondo me, un filo conduttore anche per quanto riguarda le indagini Prisma ancora in corso. Quelle di Modena, Genova, Cagliari, Udine e Bergamo potranno seguire lo stesso percorso di Bologna. In egual modo può concludersi la vicenda Osimhen, che non c’entra nulla con i fatti imputati alla Juve». 
 
OSIMHEN E JUVE - «Il Napoli e il suo presidente sono stati prosciolti sia dal tribunale federale sia dalla Corte d’Appello. La plusvalenza Osimhen è destinata a produrre effetti pari a zero a livello sportivo. E se ci fossero nuovi elementi come con la Juve, riportata nei tribunali sportivi dopo le stesse due assoluzioni? È un ragionamento per ora astratto. A Roma c’è un fascicoletto spesso meno di un centimetro, rispetto al quale i magistrati devono ancora farsi un’opinione. E poi eventualmente condurre indagini, interrogare testimoni, disporre perizie. E magari chiedere rogatorie alla magistratura francese, visto che si tratta di un’operazione transnazionale col Lilla. E se alla fine di tutto di questo ci saranno i presupposti per ritenere De Laurentiis e il Napoli colpevoli, sempre che l’eventuale condanna sia basata su fatti e prove nuove rispetto a quelli che hanno portato a due proscioglimenti, allora la procura Figc può riaprire. Ma è una costruzione artificiosa e i tempi sono lunghissimi».