Ruud Gullit, ex giocatore del Milan, ha parlato anche di Juventus in una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole: "Se mi aspettavo un campionato così aperto? No. La Juve soffre, meglio... Sembra strano detto da un milanista ma ho visto Conte al Chelsea e ho un po’ un debole per lui. Naturalmente allena l’Inter, dunque non voglio che batta il Milan e devo parlare sottovoce: ma lui spinge tantissimo con società e squadra, sa cosa vuole e lo fa funzionare. Ha chiesto Lukaku a tutti i costi, in tanti erano scettici e invece Lukaku ha sfondato".

PROBLEMI JUVE - "Non voglio essere critico con Sarri. Guardo Conte, Allegri o Ancelotti e so come giocano, con Sarri non lo so. O meglio, non lo so più. Quando era al Napoli lo sapevo, adesso ogni settimana schiera una formazione diversa, sembra abbia dubbi su come giocare. La presenza fissa di Ronaldo lo obbliga a sacrificare qualcuno, tipo Dybala o Higuain? Eh... Può essere un problema. Però quando vai alla Juventus sai cosa ti aspetta, con tanti campioni da gestire. Finora Sarri è stato un po’ incerto, diventa difficile dare un giudizio. E’ un buon allenatore, ma voglio vederlo nei prossimi mesi".

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DE LIGT - "E’ un grande talento. Ma è cresciuto in un ambiente che come filosofia calcistica privilegia il possesso palla. Quindi impostava, saliva, creava. Adesso deve pensare a cosa succede quando si perde la palla. Ma è fortunato perché con Chiellini e soci, frequenta la miglior scuola possibile per lui. E in nazionale ha Van Dijk. Deve stare più tranquillo, tutto qua".

VECCHIE GENERAZIONI - "Inserimento nel campionato diverso? Perché da voi giocavano allora i più forti calciatori del mondo oltre agli italiani, che erano super. Con tanti fuoriclasse facevi alla svelta ad alzare il tuo livello. E poi in campo non era come adesso: volavano pugni e schiaffi. Adesso fanno 50 gol all’anno, ai nostri tempi era impossibile. Però ci svegliavamo prima...".