Sono passati 80 giorni dall'8 marzo 2020. Dalla data in cui la Juventus ha battuto 2-0 l'Inter, in un Allianz Stadium già deserto. Ramsey e poi Dybala, con Pjanic e Rabiot a guardare dalla panchina dopo la brutta prestazione contro il Lione, e Higuain in campo, da titolare. 80 giorni dopo sembra cambiato tutto. Lontano dal campo il tempo è successo tanto, tra partenze e ritorni, con Higuain che ha fatto il giro del mondo, fisicamente, e anche quello del mondo Juve. Ma tanto è cambiato, si diceva, e tanto può cambiare ancora. 

PRESENTE E FUTURO – Titolare contro l'Inter come spesso e volentieri gli è capitato in questa stagione, ma con un futuro incerto. Alla Juve il suo investimento passato, a cui si aggiungono ingaggio presente-futuro, pesa. E il club ha deciso di venderlo, respingendo le richieste di Higuain per un eventuale rinnovo. E scatenando l'ira del Pipita, che in Argentina era andato e rimasto il più possibile soprattutto per i noti motivi familiari, ma non solo per quello. Come scrive Calciomercato.com, a Torino è rientrato per evitare di scivolare dalla parte del torto, nonostante la prima reazione sia stata quella di chi sentendosi nuovamente scaricato avrebbe preferito evitare proprio di tornare a disposizione di una squadra che non crede in lui. C'è però un accordo da raggiungere, per Higuain ci sono in ballo quasi 10 milioni netti, per la Juve una minusvalenza da evitare o ridurre il più possibile, per dirsi subito addio bisogna trovare un'intesa complicata.