Il semaforo verde sta per scattare. Per assistere all’evento, appuntamento domani alle 21, quando la Juventus scenderà in campo, nel suo Stadium, per sfidare il Milan nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. C’è un vortice di domande che fa da preambolo alla ripresa: come giocheranno le squadre, a che tipo di calcio assisteremo, se e come cambieranno gli equilibri, ma soprattutto, quale sarà la condizione fisica dei giocatori. Dopo un periodo di inattività così prolungato, quanto è grande il rischio di infortunio? Una ricerca ad hoc ha provato a dare una risposta.

30% DI RISCHIO IN PIÙ – La piattaforma Noisefeed ha condotto una ricerca sul caso, raccogliendo una grossa quantità di dati sugli infortuni, analizzando come, quando e in che volume i calciatori incappano in problemi fisici, tra allenamenti e partite. Statisticamente, alla ripresa delle attività la percentuale di infortunio si alza del 30%, in particolare nelle primissime giornate (le prime due). Come si può immaginare, la maggior parte dei guai fisici che corrono i giocatori sono muscolari: a inizio campionato 2018-19, +20%, nel 2019-20 +20%.

Juve-Milan, un minuto di silenzio prima della gara
NELLA JUVENTUS - In casa Juventus a farne le spese è stato Gonzalo Higuian, vittima di un risentimento muscolare nella coscia destra, che lo terrà fuori dai giochi nella sfida di domani contro il Milan. Inoltre, per questa ripresa post-coronavirus molti giocatori stanno seguendo programmi di lavoro personalizzati per proseguire gradualmente dopo traumi precedenti, esattamente come sta facendo Giorgio Chiellini, infortunatosi al crociato lo scorso settembre. Il capitano era rientrato prima della pausa, disputando anche una partita da titolare contro la Spal, ma dopo un problema di questa entità, si è reso necessario un lavoro specializzato dopo tre mesi di stop, per un recupero completo, senza far passi da gigante, spesso e volentieri rischiosi.